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24 Gennaio 2025 - 12:38
Influenza e caos nei pronto soccorso: il Piemonte corre ai ripari (foto di repertorio)
La stagione influenzale di quest’anno sta mettendo a dura prova il sistema sanitario, con un aumento degli accessi nei Pronto Soccorso piemontesi del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024. La curva epidemica, monitorata dalla rete RespivirNet, mostra una crescita significativa delle infezioni respiratorie acute a livello nazionale, con una possibile stabilizzazione attesa entro una settimana. Tuttavia, come in alcune stagioni precedenti, non si esclude un picco ritardato nelle prossime settimane.
Per far fronte alla pressione crescente, gli ospedali piemontesi, su indicazione dell’Assessorato alla Sanità e di Azienda Zero, hanno attivato i Piani Generali di Sovraffollamento, strumenti operativi pensati per gestire situazioni critiche nei Pronto Soccorso. Questi piani permettono di velocizzare i trasferimenti nei reparti, ottimizzare il flusso dei pazienti che non necessitano di ricovero e ridurre i tempi di attesa complessivi, garantendo così un’assistenza sanitaria più efficiente e tempestiva.
Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità, ha espresso soddisfazione per l’efficacia della pianificazione: «L’incremento degli accessi conferma la giusta scelta di intervenire con i Piani Generali di Sovraffollamento. Voglio ringraziare tutti i professionisti sanitari che stanno lavorando senza sosta per garantire la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti».
Anche Adriano Leli, direttore di Azienda Zero Piemonte, ha sottolineato l’importanza di queste misure: «Grazie ai Piani Generali di Sovraffollamento, ogni ospedale può ottimizzare i ricoveri nei reparti e gestire con maggiore efficienza i pazienti in attesa. Questa strategia sta dimostrando di essere una scelta vincente anche nei momenti di maggiore pressione».
I dati di RespivirNet confermano che il Piemonte segue il trend nazionale, con un incremento delle infezioni respiratorie che riflette un quadro epidemiologico in evoluzione. In questo contesto, l’attivazione dei Piani Generali di Sovraffollamento rappresenta un esempio di come una gestione rapida e coordinata possa fare la differenza nei momenti di crisi.
Le Direzioni Sanitarie degli ospedali e le strutture di Medicina d’Emergenza-Urgenza lavorano quotidianamente in sinergia per monitorare e gestire la situazione, mantenendo l’obiettivo di garantire percorsi di cura rapidi ed efficaci per tutti i pazienti.
Nonostante le difficoltà strutturali del sistema sanitario, l’esperienza piemontese dimostra che una pianificazione strategica può trasformare una situazione critica in un’opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza. Il modello dei Piani Generali di Sovraffollamento potrebbe offrire spunti utili non solo per altre regioni italiane, ma anche per affrontare emergenze sanitarie a livello internazionale.
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