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24 Gennaio 2025 - 12:08
Negli ultimi anni, l'export piemontese ha vissuto una fase di crescita significativa, trainata principalmente dai settori dei mezzi di trasporto, della meccanica strumentale e dell'alimentare. Nel 2023, le esportazioni regionali hanno raggiunto un valore di 64,9 miliardi di euro, registrando un incremento del 9,1% rispetto all'anno precedente. I principali mercati di destinazione sono stati la Francia (15,35% dell'export), la Germania (14,12%) e gli Stati Uniti (8,59%).
Il comparto dei mezzi di trasporto si è confermato il primo settore per l'export regionale, con una quota pari al 25,3% e una crescita del 24,9% rispetto al 2022. Al secondo posto si è posizionato il settore meccanico, con un incremento del 7,0%. L'industria alimentare, con oltre 8 miliardi di euro di merci esportate, ha occupato la terza posizione, evidenziando un aumento del 3,7% nelle esportazioni.
Tuttavia, nel 2024, si è osservata una contrazione dell'export piemontese del 3,5% nei primi nove mesi dell'anno, pari a una diminuzione di 1,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo calo è attribuibile principalmente alla flessione del settore automotive (-31%) e alla diminuzione delle esportazioni verso Germania e Francia, i principali partner commerciali della regione.
L'export piemontese ha vissuto una fase di crescita significativa
Per quanto riguarda il Canavese, le imprese locali hanno risentito delle difficoltà del contesto economico internazionale. Secondo l'Indagine Congiunturale sul trimestre ottobre-dicembre 2024, condotta da Confindustria Canavese, si evidenzia un peggioramento della redditività (-8,1) e dell'export (-7,4). Nonostante ciò, le aspettative per il primo trimestre del 2025 mostrano un lieve miglioramento, con un saldo ottimisti/pessimisti positivo per la produzione (+2,5%) e per gli ordini totali (+1,2%). Le attese sull'occupazione sono moderatamente positive (+3,3%), sebbene il 20% delle imprese preveda il ricorso alla cassa integrazione guadagni nei prossimi tre mesi.
Nonostante le sfide affrontate nel 2024, le imprese piemontesi e canavesane mantengono un cauto ottimismo per l'inizio del 2025. Le aspettative di stabilità o lieve crescita in termini di produzione e ordini indicano una resilienza del tessuto industriale locale. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l'evoluzione dei mercati internazionali e adottare strategie adeguate per sostenere la competitività delle imprese sui mercati esteri.
In sintesi, mentre il Piemonte ha registrato una crescita significativa dell'export negli ultimi anni, il 2024 ha segnato una battuta d'arresto, influenzata dalle difficoltà del settore automotive e dalla contrazione dei mercati europei. Le imprese del Canavese, pur affrontando sfide simili, mantengono un cauto ottimismo per l'inizio del 2025, con aspettative di stabilità o lieve crescita in termini di produzione e ordini.
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