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16 Gennaio 2025 - 15:56
Morbillo, casi in aumento nel 2024: il 90% dei pazienti non è vaccinato (foto di repertorio)
Nel 2024 sono stati segnalati 1045 casi di morbillo in Italia, con un aumento significativo rispetto al passato. Di questi, il 90% riguarda persone non vaccinate, un dato che sottolinea l’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione. Solo nel mese di novembre si sono registrati 53 nuovi casi, confermando un trend in crescita rispetto al mese precedente.
L’analisi emerge dal bollettino "Morbillo & Rosolia News", curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale. Secondo il rapporto, circa un terzo dei casi (34,6%) ha riportato complicanze dovute all’infezione, come polmonite ed epatite, e quasi la metà (49,5%) dei pazienti ha richiesto il ricovero ospedaliero.
Diciotto Regioni e Province Autonome hanno segnalato casi di morbillo, con otto di queste (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) che da sole rappresentano l’85,1% del totale dei casi (889 su 1045). L’incidenza più alta si è registrata nella Provincia Autonoma di Bolzano, con 67 casi per milione di abitanti, seguita da Sicilia (37,3/milione), Abruzzo (37/milione), Lazio (35/milione), Emilia-Romagna (31,6/milione) e Liguria (29,2/milione). A livello nazionale, il tasso si attesta a 17,7 casi per milione.
L’età media dei pazienti è di 30 anni, con oltre il 51,7% dei casi concentrati nella fascia d’età 15-39 anni e il 23,7% in persone sopra i 40 anni. Tuttavia, l’incidenza più alta si registra tra i bambini da 0 a 4 anni, con 79 casi per milione, e nei neonati sotto l’anno di età, con 126,9 casi per milione.
Il vaccino contro il morbillo si conferma il principale strumento di prevenzione. Tra i casi segnalati, lo stato vaccinale era noto per 975 pazienti (93,3%):
Le complicanze riportate includono epatite o aumento delle transaminasi (156 casi), polmonite (114 casi) e un caso grave di encefalite in un giovane adulto non vaccinato. Inoltre, 517 pazienti (49,5%) hanno richiesto il ricovero, mentre un altro 18,8% ha avuto necessità di una visita al Pronto Soccorso.
“La crescita dei casi di morbillo nel 2024 riflette un trend preoccupante osservato anche in Europa, come segnalato dall’Ecdc. Il morbillo è una malattia potenzialmente pericolosa, specialmente per i più piccoli e per gli adulti. Il vaccino, sicuro ed efficace, è lo strumento principale per contrastare questa malattia”, afferma Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss.
L’aumento dei casi e la presenza di complicanze severe riportano l’attenzione sull’importanza della copertura vaccinale, fondamentale per prevenire non solo il contagio, ma anche le conseguenze gravi associate alla malattia. La situazione evidenzia la necessità di campagne di sensibilizzazione per promuovere la vaccinazione, in particolare nelle fasce più vulnerabili della popolazione.
Nel 2024 sono stati segnalati 1045 casi di morbillo in Italia, con un aumento significativo rispetto al passato
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