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16 Gennaio 2025 - 10:23
Gli interventi di adeguamento sulla linea ferroviaria SfmA Ciriè-Germagnano sono finalmente previsti per il mese di febbraio, con l’obiettivo di risolvere alcune delle criticità che da tempo penalizzano i pendolari e gli studenti che si affidano a questa infrastruttura.
La circolazione dei treni verrà interrotta in due fine settimana, l’8-9 e il 22-23 febbraio, per consentire i lavori necessari a riclassificare la tratta tra Ciriè e Germagnano e permettere il transito di convogli più pesanti, come i treni “Taf”. Questo intervento punta a mettere fine a quello che i tecnici definiscono “rottura di carico”ma che per i passeggeri è più semplicemente un fastidioso “trasbordo” obbligatorio a Ciriè. Da oltre un anno, infatti, i viaggiatori sono costretti a scendere e cambiare convoglio, una situazione che ha generato non pochi disagi, soprattutto per gli studenti diretti all’Istituto Albert di Lanzo e per i lavoratori che utilizzano la linea quotidianamente.
La necessità di eliminare il trasbordo è stata ribadita in più occasioni dagli enti locali e dalle associazioni di pendolari. Come ha sottolineato Davide Arminio, portavoce dell’Osservatorio sulla Torino-Ceres, questa situazione ha un impatto negativo su diversi aspetti della mobilità. «Non solo impedisce una fruizione continua della linea, ma aggrava anche i problemi di capienza tra Ciriè e Germagnano, già critici a causa della carenza di treni Minuetti disponibili».La gestione attuale costringe gli utenti a fare i conti con coincidenze scomode tra treni e autobus, con fermate spesso collocate a grande distanza tra loro nei paesi serviti. Inoltre, i tempi di percorrenza sono notevolmente dilatati, trasformando anche brevi tragitti in un’esperienza di viaggio estenuante.
Secondo quanto emerso dai tavoli tecnici tra Regione Piemonte, RFI, Trenitalia, l’Agenzia per la Mobilità e gli amministratori locali, l’obiettivo è che entro il primo trimestre del 2025 i treni provenienti da Fossano e Alba possano finalmente raggiungere Germagnano senza necessità di trasbordi intermedi. Tuttavia, i pendolari chiedono garanzie sui tempi di realizzazione degli interventi e, soprattutto, che alle promesse seguano azioni concrete. I lavori previsti per febbraio rappresentano un passo importante, ma l’Osservatorio sulla Torino-Ceres insiste affinché le linee Sfm4 e Sfm7siano estese fino a Germagnano subito dopo l’adeguamento della tratta. «Solo in questo modo sarà possibile garantire il transito dei treni Taf, che grazie alla maggiore capienza possono rispondere meglio alle esigenze dei viaggiatori».
Nel frattempo, la situazione sulla SfmA continua a peggiorare. I primi giorni dell’anno hanno registrato numerosi disservizi, con corse cancellate e ritardi che hanno ulteriormente esasperato studenti e famiglie. La voce dei pendolarisi è fatta sentire anche in Consiglio regionale, dove il consigliere Alberto Avetta del Partito Democratico ha chiesto alla Giunta Cirio di intervenire con urgenza. «Il viaggio verso scuola non può trasformarsi in un calvario quotidiano. Il Ciriacese e le Valli di Lanzo non possono essere trattati come territori di Serie B», ha sottolineato. Avetta ha anche evidenziato come le difficoltà dei trasporti pubblici costringano le famiglie a ricorrere a soluzioni private per accompagnare i ragazzi a scuola, nonostante abbiano già sostenuto il costo degli abbonamenti.
L’Osservatorio sulla Torino-Ceres, dal canto suo, ha ribadito attraverso i social l’importanza di risolvere le criticità legate ai treni “Minuetti”, che rappresentano una delle principali fonti di disagio per chi utilizza la linea. Gli studenti dell’Istituto Albert di Lanzo, ad esempio, devono spesso affrontare viaggi in condizioni precarie, con convogli sovraffollati e insufficienti a soddisfare la domanda. Il portavoce Arminio ha lanciato un appello non solo a Trenitaliae all’Agenzia per la Mobilità, ma anche ai sindaci dei comuni coinvolti, chiedendo un sostegno concreto per portare avanti le istanze dei pendolari.
Nonostante le promesse e i tavoli tecnici, resta il timore che i lavori programmati per febbraio non siano sufficienti a risolvere tutti i problemi della linea. Gli utenti chiedono maggiore trasparenza e tempistiche certe per la conclusione degli interventi. In un contesto in cui il trasporto pubblico è sempre più cruciale per la sostenibilità e la mobilità quotidiana, situazioni come quella della linea Ciriè-Germagnano rappresentano un banco di prova per le istituzioni. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se le soluzioni promesse saranno effettivamente realizzate o se, ancora una volta, i disagi dei pendolari saranno relegati in secondo piano.
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