Cerca

Attualità

E' di Gianluca il miglior ristorante del Canavese. Ecco chi ha vinto 4 Ristoranti

Alessandro Borghese incorona il locale di Borgofranco d’Ivrea come miglior ristorante della tradizione canavesana. Sul podio anche La Rocca di Sparone e il Ristorante Berta

E' di Gianluca il miglior ristorante del Canavese. Ecco chi ha vinto 4 Ristoranti

Il Balmetto Mercando di Borgofranco d’Ivrea si aggiudica il titolo di miglior ristorante del Canavese nella puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti andata in onda ieri sera su Sky GO, in prima visione questa sera su Sky 1.

Gianluca, il giovane ristoratore alla guida del locale, ha totalizzato 125 punti, sbaragliando la concorrenza con una cucina che unisce tradizione e modernità, valorizzando i prodotti locali in un ambiente che racconta la storia del territorio.

Situato tra le colline di Borgofranco, il Balmetto Mercando prende il nome dai "balmetti", antiche cantine naturali usate per conservare vini e formaggi, e rappresenta un omaggio alla cultura canavesana. Gianluca, affiancato dalla compagna Valentina, ha conquistato gli sfidanti e il giudice Alessandro Borghese con piatti freschi, semplici ma di grande impatto, supportati da un servizio impeccabile e da una location suggestiva. Il voto decisivo di Borghese, 36 punti, ha blindato la vittoria, premiando una proposta che ha saputo incarnare lo spirito del Canavese.

A contendere il titolo, con 120 punti, sono stati La Rocca di Sparone e il Ristorante Berta, entrambi a pari merito sul secondo gradino del podio. La Rocca di Sparone, guidata da Martin, si è distinta per la sua location unica, ai piedi della celebre rocca di Re Arduino, e per una cucina che rielabora in chiave moderna i piatti piemontesi, con un’attenzione particolare ai sapori mediterranei e al pesce. Il giovane Martin, rappresentante della quarta generazione di ristoratori della sua famiglia, ha ottenuto 36 punti da Borghese, dimostrando una padronanza tecnica e creatività degna di nota.

A fargli compagnia al secondo posto c’è il Ristorante Berta, un locale storico a Pertusio gestito da Clara, una ristoratrice passionale che ha fatto della sua cucina un mix di tradizione e sperimentazione. Lo stile eccentrico del locale, con dettagli vintage e un tocco kitsch, è stato il perfetto accompagnamento a piatti che osano abbinamenti inusuali senza mai perdere il legame con la tradizione piemontese. Tuttavia, i 32 punti di Borghese non sono stati sufficienti per superare il Balmetto Mercando, lasciando Clara e il suo ristorante appena un passo indietro.

A chiudere la classifica, con 111 punti, troviamo La Scarpetta di Noemi, una giovane chef dal carattere grintoso che gestisce il ristorante insieme alla sorella Sara. Situato a Spineto, frazione di Castellamonte, La Scarpetta ha proposto una cucina contemporanea che valorizza i prodotti locali con tecniche innovative, ma non è riuscita a convincere pienamente Borghese, che le ha assegnato 32 punti, contribuendo al distacco dai primi classificati.

Borghese ad Agliè

foto sky

sky

borghese

La serata ha visto protagonista anche una categoria speciale: lo zabaione al Passito di Caluso. Questo dolce tipico piemontese, arricchito dal celebre vino DOCG, è stato il banco di prova per mettere alla luce tecnica, creatività e legame con il territorio. Il risultato è stato un susseguirsi di interpretazioni, alcune più tradizionali e altre più audaci, ma tutte in grado di raccontare l’anima gastronomica del Canavese.

La puntata ha saputo mettere in risalto la ricchezza della cucina canavesana, dai piatti iconici come il bunet e la tofeja, fino a preparazioni meno note come la zuppa di ajucche. Alessandro Borghese, con il suo carisma e la sua attenzione ai dettagli, ha celebrato un territorio che rappresenta una vera eccellenza gastronomica, dando spazio non solo ai piatti, ma anche alle storie personali dei ristoratori, che hanno aggiunto autenticità e profondità alla competizione.

Il Balmetto Mercando di Gianluca può ora vantare l’ambito bollino di #Ale4Ristoranti, simbolo di qualità e riconoscimento da parte di chi se ne intende. Una vittoria che non rappresenta solo un trionfo televisivo, ma un’opportunità per portare ancora più attenzione su un territorio che, tra tradizione e innovazione, ha saputo conquistare i cuori – e i palati – di tutti.

I ristoranti in gara

  • Balmetto Mercando, a Borgofranco d’Ivrea, è costruito su più livelli: una cantina di vini e formaggi, una corte interna, tre sale per la ristorazione e una grande terrazza esterna. Il nome del locale deriva dai “balmetti”, antiche cantine della zona dove si conservavano vini e formaggi. Il locale è gestito da Gianluca, ragazzo pacato che nel lavoro in sala diventa molto preciso, insieme alla sua compagna Valentina. La cucina proposta è tradizionale e semplice, con un menù fresco e ristretto, e una punta di sguardo verso la modernità;

89 + 36 Alessandro = 125

  • La Scarpetta, situato a Spineto (frazione di Castellamonte), è un ristorante in stile rustico, con mattoncini rossi alle pareti e sedie di paglia, dove si viene accolti dall’ospitalità della giovanissima chef Noemi e di sua sorella Sara, che lo gestiscono. Apparentemente pacata, Noemi sprigiona tutta la sua grinta quando parla del suo ristorante o quando pratica il karate, di cui è cintura nera. La cucina è contemporanea e i prodotti del territorio, spesso acquistati da coltivatori e allevatori della zona, vengono lavorati con nuove tecniche;

79 + 32 Alessandro = 111

  • La rocca di Sparone, collocato ai piedi della rocca di Re Arduino nell’incantevole Valle Orco del Canavese, vanta una location unica: si trova esattamente sotto la roccia di una montagna che è visibile anche dentro la sala del ristorante. Il giovanissimo sous chef Martin, che in cucina affianca il padre, rappresenta la quarta generazione che porta avanti la gestione del locale, aperto nel 1976 dal nonno. La sua proposta di cucina è fresca e giovanile: una cucina tradizionale piemontese rivisitata in chiave moderna, con una parte mediterranea dedicata al pesce;

84 + 36 Alessandro = 120

  • Ristorante Berta, locale storico a Pertusio e rinomato per il suo forno a legna con cui si preparava il pane, presenta diverse sale, un dehors esterno e una splendida terrazza al piano superiore, il tutto arredato con uno stile eccentrico che mixa un arredamento vintage con oggetti kitsch. Oggi è gestito da Clara, una donna passionale che tiene molto alla sua attività e che vuole che tutto sia perfetto. La sua cucina rivisita in chiave moderna la tradizione, abbinando sapori poco usuali senza tralasciare i piatti storici piemontesi, e prevede molta attenzione anche alla decorazione dei piatti.

88 + 32 Alessandro = 120

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori