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12 Gennaio 2025 - 00:36
’assessore regionale ai Trasporti della Valle d’Aosta, Luigi Bertschy
L’assessore regionale ai Trasporti della Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, ha deciso di affrontare con piglio deciso la questione del viadotto Camolesa. L'altro ieri, armato di casco e buona volontà, si è presentato in pompa magna al cantiere del bypass che, un giorno lontano, permetterà anche ai mezzi pesanti di transitare sul raccordo autostradale A4/A5 Ivrea-Santhià. Una novità epocale, visto che da un anno quel tratto è diventato un calvario per gli automobilisti: restringimenti, rallentamenti e code infinite sono ormai il pane quotidiano di chi osa avventurarsi in quella zona nelle giornate di maggiore traffico.
Ad accoglierlo, un nutrito gruppo di tecnici del ministero dei Trasporti, dirigenti della direzione lavori e rappresentanti della concessionaria autostradale Itp, pronti a illustrargli l’avanzamento dei lavori, tra una stretta di mano e qualche sorriso di circostanza. Bertschy, dal canto suo, non si è risparmiato e ha voluto ribadire l’impegno della Regione Valle d’Aosta, anche se, dettaglio non trascurabile, il viadotto in questione si trova decisamente al di fuori dei confini valdostani.
"Un sopralluogo che dà continuità all'attenzione politica che la Regione ha già dato nella fase autorizzativa di questi lavori", ha dichiarato solennemente l’assessore, quasi a voler ricordare a tutti che la Valle d’Aosta, seppur piccola, ha una voce importante nei grandi tavoli. Ovviamente, ha poi sottolineato che il bypass sarà solo una soluzione provvisoria. Per il vero cambiamento bisognerà aspettare i lavori di rifacimento del viadotto, il cui avvio, ça va sans dire, resta ancora un miraggio.
Ma torniamo ai fatti.
La concessionaria Itp, fresca di subentro ad Ativa, ha deciso di regalare un Natale alternativo ai mezzi pesanti. Con un’ordinanza datata 19 dicembre – ma resa nota solo in questi giorni, perché la puntualità è un optional – ha prorogato fino al 30 aprile prossimo il divieto di transito ai veicoli sopra le 3,5 tonnellate tra Santhià e Albiano, in direzione Aosta, e tra Pavone e Santhià, in direzione Milano. Insomma, un altro bel colpo per le imprese e il turismo, già messi a dura prova dai rallentamenti e dai disagi quotidiani.
Bertschy però non si arrende. "L’avvio dei lavori per il bypass era previsto per settembre-ottobre, ma poi c’è stata una sospensione da parte del ministero dell’Ambiente. Con un lavoro politico importante, queste opere sono potute partire con due mesi di ritardo", ha ricordato con orgoglio. Tradotto: il solito balletto burocratico che non poteva certo mancare. Ora, però, il cantiere procede spedito, e si spera di recuperare il tempo perduto.
La soluzione provvisoria, composta da una corsia per senso di marcia, dovrebbe finalmente ridare fiato alle imprese e ai turisti, almeno fino a quando non si affronterà il vero problema: il viadotto. E qui iniziano i dolori, perché la fase autorizzativa per i lavori di rifacimento non è ancora stata completata. Ma non temete: tra un sopralluogo e un incontro programmato entro fine mese con la nuova concessionaria ad Aosta, c’è da scommettere che presto ne sapremo di più.
Nel frattempo, automobilisti e camionisti possono solo incrociare le dita e prepararsi ad altri mesi di disagi. Perché, come sempre, in Italia le soluzioni provvisorie tendono a diventare più longeve di quelle definitive.
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