Cerca

Attualità

Benvenuti nella Generazione Beta: i figli dell’intelligenza artificiale e del futuro digitale

I figli dei Millennial e della Generazione Z affronteranno sfide globali come la crisi climatica e la sostenibilità

Benvenuti nella Generazione Beta

Benvenuti nella Generazione Beta: i figli dell’intelligenza artificiale e del futuro digitale (foto di repertorio)

Con l’inizio del 2025, una nuova generazione ha fatto il suo ingresso nel panorama demografico mondiale: la Generazione Beta. Questo termine è stato coniato dalla società australiana di analisi e tendenze McCrindle, la stessa che aveva definito la Generazione Alpha per identificare i nati tra il 2010 e il 2024. La Generazione Beta abbraccerà le persone nate tra il 2025 e il 2039, segnando l’inizio di un’era profondamente influenzata dall’intelligenza artificiale, dall’automazione e da tecnologie sempre più integrate nella vita quotidiana.

Secondo McCrindle, questa generazione sarà caratterizzata da una totale immersione in un mondo dove l’intelligenza artificiale e le innovazioni tecnologiche saranno ormai parte integrante di ogni aspetto dell’esistenza. Dall’istruzione ai luoghi di lavoro, passando per l’assistenza sanitaria e l’intrattenimento, i membri della Generazione Beta cresceranno in un contesto in cui la tecnologia non sarà solo uno strumento, ma un vero e proprio tessuto connettivo delle loro esperienze. Questa generazione sarà composta principalmente dai figli dei giovani Millennial e dei più anziani della Generazione Z, e secondo le proiezioni, arriverà a rappresentare circa il 16% della popolazione mondiale entro il 2035.

La nascita della Generazione Beta ci offre un’occasione per riflettere sul significato delle suddivisioni generazionali e sul loro impatto nella nostra comprensione della società. Il concetto di “generazione”, mutuato dalla biologia, è stato utilizzato per la prima volta nel secondo dopoguerra per descrivere le dinamiche della cosiddetta “cultura giovanile”.
Questo fenomeno, esploso con l’aumento delle iscrizioni scolastiche e l’estensione dell’istruzione obbligatoria, ha ridefinito il modo in cui il mercato pubblicitario e la società guardavano ai giovani, trasformandoli in una categoria con proprie identità e bisogni.

Nel tempo, le etichette generazionali sono diventate parte integrante del nostro linguaggio culturale, ma non senza critiche. Secondo il Pew Research Center, le suddivisioni generazionali possono risultare “troppo ampie e arbitrarie”, poiché un arco di tempo di 15 anni difficilmente riesce a rappresentare con precisione le differenze culturali e sociali tra gli individui.

Tuttavia, queste classificazioni forniscono una lente utile per analizzare i cambiamenti sociali. Per esempio, la Generazione Baby Boomer, composta dai nati tra il 1946 e il 1964, è cresciuta in un periodo di prosperità economica e grandi trasformazioni sociali. Questa generazione ha visto l’avvento della televisione e dei primi computer, testimoniando la transizione da un mondo prevalentemente analogico a uno progressivamente tecnologico.

I loro successori, la Generazione X, nati tra il 1965 e il 1980, hanno vissuto gli anni dell'ascesa dell’informatica e di Internet, affrontando anche le incertezze di un mercato del lavoro in evoluzione.

I Millennial, nati tra il 1981 e il 1996, hanno invece rappresentato la prima generazione a crescere con Internet e i social media, affrontando sfide economiche come la crisi del 2008. Con loro è nata una visione più globale e collaborativa, con un maggiore orientamento al cambiamento sociale e all’innovazione.

La Generazione Z, che comprende i nati tra il 1997 e il 2012, ha portato all’estremo la familiarità con il mondo digitale, essendo cresciuta in un contesto già dominato dalla tecnologia e dai dispositivi mobili. Con una forte sensibilità verso temi come l’ambiente e l’uguaglianza sociale, questa generazione ha già avuto un ruolo determinante nella ridefinizione dei valori culturali.

Infine, la Generazione Alpha, che ha preceduto la Generazione Beta, è cresciuta con tecnologie intelligenti e assistenti virtuali come parte integrante della quotidianità. Questa generazione, segnata anche dall’esperienza della pandemia di COVID-19, ha accelerato l’adozione di strumenti tecnologici per l’apprendimento a distanza e la comunicazione virtuale. La Generazione Alpha ha mostrato fin da subito una forte inclinazione verso la personalizzazione delle esperienze e una dipendenza ancora maggiore dalle tecnologie rispetto ai loro predecessori.

La Generazione Beta erediterà molte di queste caratteristiche, ma vivrà in un contesto ancora più avanzato. L’intelligenza artificiale personalizzerà ogni aspetto della loro vita, dall’educazione al lavoro, creando esperienze su misura per ogni individuo. Cresceranno in un mondo dove i trasporti autonomi, le tecnologie sanitarie indossabili e gli ambienti virtuali immersivi saranno parte integrante della quotidianità.
Tuttavia, questa generazione dovrà anche affrontare sfide significative, come la crisi climatica, l’urbanizzazione crescente e i cambiamenti demografici globali. La sostenibilità sarà al centro delle loro scelte e dei loro valori, influenzata dall’eredità culturale dei loro genitori Millennial e Generazione Z.

Nonostante le etichette generazionali possano sembrare generalizzazioni, offrono uno strumento per analizzare tendenze sociali e culturali. La Generazione Beta rappresenta un nuovo capitolo nella storia dell’umanità, un ponte verso un futuro sempre più digitale, ma anche un’opportunità per riflettere su come affrontare le sfide globali e promuovere una visione sostenibile del progresso. Cresceranno in un mondo che correrà ancora più veloce, ma saranno anche coloro che potranno ridefinirne il ritmo, in un equilibrio tra innovazione e responsabilità.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori