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Settimo Torinese

La rivincita dei Boomer: adulti e ragazzi a confronto sull'uso del web

Germano Lanzoni e Fondazione Carolina uniscono teatro e testimonianze per sensibilizzare sulla sicurezza online e il dialogo tra generazioni

Spesso, per entrare in sintonia con le nuove generazioni, sembra servire un traduttore. Tra slang esclusivi, musica trape dirette sui social, ogni tentativo di dialogo tra adulti e giovani sembra allargare il divario generazionale. Da una parte c’è la Generazione Z, connessa e fluida nell’universo digitale, dall’altra i boomer, che navigano in questo mondo con una certa difficoltà. In mezzo si staglia un oceano digitale, dove gli adulti indossano metaforicamente i braccioli, mentre i più giovani si muovono come pesci nell’acqua.

All’evento tenutosi nella sala Innova7 della Biblioteca Archimede di Settimo, il tema della tutela dei minori nel mondo digitale è stato al centro di un incontro che ha superato le due ore, sensibilizzando le famiglie sulla necessità di proteggere i giovani non solo nella dimensione fisica, ma anche in quella virtuale. Mentre per molti adulti, Internet è ancora uno strumento, per la Generazione Z – nati a partire dalla prima decade del 2000 – il web è un luogo da abitare, al pari delle piazze e degli spazi pubblici frequentati quotidianamente dai ragazzi.

Lo spettacolo, intitolato "La rivincita dei boomer", nasce dalla collaborazione tra Germano Lanzoni, attore noto per il suo ruolo ne Il Milanese Imbruttito, e la Fondazione Carolina, dedicata alla tutela dei minori online in memoria di Carolina Picchio, la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia. L’evento si rivolge a genitori, educatori e insegnanti, mettendo in luce le nuove "piazze digitali" frequentate dagli under 18, e combinando teatro, canzoni e interazione per attivare le figure adulte sulle regole del web e i rischi che i minori corrono online.

Il format, altamente interattivo, è stato ideato per coinvolgere il pubblico tramite smartphone, ponendo domande sui luoghi comuni, le abitudini digitali e la conoscenza delle dinamiche della Rete. Prima dello spettacolo, ha preso la parola Paolo Picchio, padre di Carolina, condividendo la sua dolorosa testimonianza e offrendo contributi preziosi sulla tragedia vissuta in prima persona.

Germano Lanzoni, star del web e padre di due gemelle appartenenti alla Generazione Z, scherza spesso sul giudizio impietoso delle sue figlie, che lo definiscono senza mezzi termini un "boomer". Per lui e tanti della sua generazione, la grande illusione è quella di poter competere con i giovani sul piano tecnologico. Ma la vera forza degli adulti, spiega Lanzoni, sta nell’esperienza di aver vissuto anche in un mondo analogico, una capacità che permette loro di esistere al di fuori dell’universo digitale.

Mentre per i senior il web resta uno strumento da utilizzare con cautela, per i junior è un vero e proprio habitat, che necessita delle stesse regole e degli stessi valori del mondo fisico. Questa differenza però non sembra avere un impatto decisivo sulla percezione dei pericoli online, spesso sottovalutati sia dagli adulti che dai giovani, che a volte faticano a chiedere aiuto.

Durante la serata, Paolo Picchio ha condiviso riflessioni toccanti sulla vicenda di Carolina, che ha segnato profondamente il dibattito sul cyberbullismo in Italia. La sua testimonianza ha riportato il pubblico a una realtà dolorosa ma necessaria da affrontare, quella della sicurezza e della protezione dei minori nel mondo digitale.

Sul palco, Germano Lanzoni ha poi risposto ad alcune domande sulla sua carriera. "La mia avventura nel mondo dell’intrattenimento è iniziata quasi per caso, nel 1987, mentre cercavo di pagarmi gli studi universitari. Ho lavorato come animatore in un villaggio turistico, e lì ho scoperto i miei più grandi talenti: l’empatia e la capacità di entrare in relazione con le persone. Da quell’esperienza ho deciso di iscrivermi a una scuola di teatro e da lì è partita la mia carriera". Lanzoni ha ricordato come questa scelta lo abbia portato a collaborare con professionisti come Michele Foresta, meglio conosciuto come il Mago Forest, e Silvano Belfiore, attuale pianista di Maurizio Crozza.

Paolo Picchio durante il racconto della vicenda di Carolina

Nel corso degli anni, ha continuato Lanzoni, "ho avuto l’opportunità di lavorare per radio come RDS e Radio Deejay, partecipare a gruppi storici della comicità milanese, e diventare speaker del Milan. Nel 2013, mi è stato chiesto di interpretare uno dei personaggi de Il Milanese Imbruttito, e così sono entrato nel progetto che mi ha dato grande popolarità."

Lanzoni ha poi affrontato il tema della reputazione digitale, spiegando quanto sia cruciale curare la propria immagine sui social. "La traccia che lasciamo sul web è fondamentale. Oggi i social non sono solo svago, ma uno strumento utilizzato anche dalle aziende per fare scouting. È per questo che dedico molta attenzione alla mia presenza online, cercando di mantenere una strategia coerente per evitare dissonanze tra ciò che mostro e ciò che sono realmente."

Parlando di come il mondo del lavoro sia cambiato negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento dello smart working, Lanzoni ha raccontato del suo progetto Humor Business Experience (HBE), creato in collaborazione con Fania Alemanno. "Attraverso l’umorismo cerchiamo di ricostruire le relazioni sul lavoro e migliorare il benessere nelle aziende. Gli spazi di lavoro si sono evoluti, passando da un concetto fisso a una modalità ibrida, e questo richiede un forte adattamento delle relazioni."

Concludendo l'intervista, Lanzoni ha riflettuto sul concetto di work-life balance, ammettendo che trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro non è facile: "Vorrei passare più tempo con la mia famiglia, ma il lavoro fa parte di me, è un’estensione della mia espressione personale."

Questo evento, ricco di spunti di riflessione, ha messo in luce quanto sia necessario un dialogo costante e consapevole tra generazioni per affrontare le sfide del mondo digitale, tutelando i più giovani e riscoprendo il valore dell’esperienza analogica.

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