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Marrone all’attacco: “Torino affonda nel degrado, Lo Russo decida”

L’assessore regionale alle politiche sociali critica l’immobilismo del Comune e chiede interventi urgenti per combattere degrado e criminalità

Daspo Urbano a Torino: La Sfida di Marrone a Lo Russo per la Sicurezza della Città

Maurizio Marrone e Stefano Lo Russo

"Ogni giorno che passa è un giorno di troppo". Con queste parole l’assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, ha lanciato un duro attacco all’amministrazione comunale di Torino, guidata dal sindaco Stefano Lo Russo, accusata di immobilismo nella gestione della sicurezza urbana.

Marrone, insieme ai vertici locali di Fratelli d’Italia, ha visitato la caserma dei Carabinieri Cernaia, un gesto che ha voluto essere sia un segnale di vicinanza alle forze dell’ordine che un’occasione per mettere al centro del dibattito politico la questione del Daspo urbano.

Secondo Marrone, la misura introdotta dal decreto sicurezza rappresenta uno strumento fondamentale per combattere il degrado e la criminalità che affliggono la città. “La strada indicata dal Ministro dell’Interno è chiara: non ci sono più alibi per chi governa Torino”, ha dichiarato, facendo riferimento alla direttiva del Ministro Matteo Piantedosi, che invita i sindaci ad adottare misure concrete per garantire ordine pubblico e decoro. Per Marrone, il Daspo urbano non è solo necessario ma ormai irrinunciabile, soprattutto alla luce delle firme raccolte dai cittadini torinesi a sostegno della proposta di deliberazione popolare sull’argomento.

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Nonostante ciò, il provvedimento resta fermo in consiglio comunale. Marrone non risparmia critiche al sindaco Lo Russo, accusandolo di esitazione e ambiguità.

“L’amministrazione è paralizzata dalla paura di scontentare la sinistra radicale della sua maggioranza. Questo immobilismo sta causando danni enormi a interi quartieri”, ha affermato l’assessore.

A fronte di questa situazione, Marrone ha annunciato l’intenzione di chiedere al Prefetto la convocazione urgente di un tavolo con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con l’obiettivo di mettere pressione sull’amministrazione comunale e accelerare l’adozione del Daspo urbano.

Per l’assessore, si tratta di una misura che, se applicata correttamente, potrebbe ridare dignità agli spazi pubblici di Torino e offrire una risposta concreta alle richieste dei cittadini.

La proposta di Marrone arriva in un momento in cui il tema della sicurezza è sempre più al centro del dibattito politico. L’ipotesi di istituire zone rosse, aree urbane in cui sarà vietata la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali, rientra nella direttiva recentemente inviata dal Ministro dell’Interno ai prefetti.

Con il Daspo urbano, si potrebbe non solo delimitare queste zone ma anche prevedere pene severe, fino a due anni di carcere, per chi violasse i divieti.

La sfida lanciata da Marrone non è solo una questione di ordine pubblico, ma anche un test politico per il sindaco Lo Russo, chiamato a dimostrare capacità di leadership e concretezza. Nel frattempo, i cittadini attendono risposte, mentre l’emergenza sicurezza sembra destinata a rimanere al centro delle polemiche.

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