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Un ponte culturale tra Castellamonte e Castel Bolognese grazie all’arte

Arte canavesana protagonista al Mulino Scodellino con la magia della "Natività"

Un ponte culturale tra Castellamonte e Castel Bolognese grazie all’arte

Le opere canavesane in mostra in Emilia Romagna

Il fascino senza tempo del Mulino Scodellino di Castel Bolognese, risalente al XIV secolo, accoglie quest’anno la quinta edizione della mostra “Natività: la devozione popolare della Madonna”, che vede protagonisti tre artisti di Castellamonte: Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Renzo Igne. Le loro opere rappresentano il Canavese in un evento che unisce arte, cultura e spiritualità.

Il curatore dell’esposizione, Gianfranco Budini, sottolinea il valore del tema scelto: “La sacralità della nascita è una potente metafora che parla al cuore, ancor più in tempi difficili e violenti come quelli che stiamo vivendo.” Ad arricchire l’evento, un catalogo curato dalla storica dell’arte Maria Grazia Morganti, che guida i visitatori in un viaggio attraverso il significato simbolico della Natività.

La mostra è ospitata in un edificio di straordinario valore storico e architettonico, tutelato dal Ministero per i Beni Architettonici e Ambientali. Il Mulino Scodellino, restaurato e trasformato in un vivace centro culturale grazie all’impegno della Dott.ssa Rosanna Pasi, presidente degli Amici del Museo, è divenuto un punto di riferimento per l’arte e la cultura nel territorio.

L’inaugurazione, accompagnata da una folta partecipazione di pubblico e autorità locali, ha rappresentato anche un momento di incontro e dialogo tra le realtà culturali del Canavese e dell’Emilia Romagna. Durante la cerimonia, il presidente della Pro Loco di Castel Bolognese, Francesco Galeotti, ha donato alla Pro Loco di Castellamonte i tradizionali gotti in ceramica della 393ª edizione della Sagra di Pentecoste, suggellando un gemellaggio simbolico tra le due comunità.

Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, insieme al sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, hanno ricambiato il gesto consegnando il dono a Wilma Revello, vicepresidente della Pro Loco di Castellamonte. Il clima di cordialità ha aperto la strada a futuri progetti di collaborazione tra i due territori, a conferma di come l’arte possa essere un ponte per costruire nuove relazioni e scambi culturali.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a gennaio, offrendo l’opportunità di immergersi in un’esperienza artistica e spirituale unica. Per il Canavese, è una preziosa occasione per far conoscere le eccellenze locali in uno scenario prestigioso.

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