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02 Gennaio 2025 - 17:55
Le opere canavesane in mostra in Emilia Romagna
Il fascino senza tempo del Mulino Scodellino di Castel Bolognese, risalente al XIV secolo, accoglie quest’anno la quinta edizione della mostra “Natività: la devozione popolare della Madonna”, che vede protagonisti tre artisti di Castellamonte: Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Renzo Igne. Le loro opere rappresentano il Canavese in un evento che unisce arte, cultura e spiritualità.
Il curatore dell’esposizione, Gianfranco Budini, sottolinea il valore del tema scelto: “La sacralità della nascita è una potente metafora che parla al cuore, ancor più in tempi difficili e violenti come quelli che stiamo vivendo.” Ad arricchire l’evento, un catalogo curato dalla storica dell’arte Maria Grazia Morganti, che guida i visitatori in un viaggio attraverso il significato simbolico della Natività.
La mostra è ospitata in un edificio di straordinario valore storico e architettonico, tutelato dal Ministero per i Beni Architettonici e Ambientali. Il Mulino Scodellino, restaurato e trasformato in un vivace centro culturale grazie all’impegno della Dott.ssa Rosanna Pasi, presidente degli Amici del Museo, è divenuto un punto di riferimento per l’arte e la cultura nel territorio.
L’inaugurazione, accompagnata da una folta partecipazione di pubblico e autorità locali, ha rappresentato anche un momento di incontro e dialogo tra le realtà culturali del Canavese e dell’Emilia Romagna. Durante la cerimonia, il presidente della Pro Loco di Castel Bolognese, Francesco Galeotti, ha donato alla Pro Loco di Castellamonte i tradizionali gotti in ceramica della 393ª edizione della Sagra di Pentecoste, suggellando un gemellaggio simbolico tra le due comunità.
Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, insieme al sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, hanno ricambiato il gesto consegnando il dono a Wilma Revello, vicepresidente della Pro Loco di Castellamonte. Il clima di cordialità ha aperto la strada a futuri progetti di collaborazione tra i due territori, a conferma di come l’arte possa essere un ponte per costruire nuove relazioni e scambi culturali.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a gennaio, offrendo l’opportunità di immergersi in un’esperienza artistica e spirituale unica. Per il Canavese, è una preziosa occasione per far conoscere le eccellenze locali in uno scenario prestigioso.
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