I femminicidi in Italia sono diminuiti dell’8% rispetto all’anno precedente, passando da 64 casi nel 2023 a 59 casi al 29 dicembre 2024, secondo i dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno. Un risultato significativo, ma che non rappresenta un punto di arrivo, come sottolinea la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Martina Semenzato, deputata di Coraggio Italia e del Gruppo parlamentare di Noi Moderati.
"Non ci sono meriti di oggi o demeriti di ieri, ma una nuova consapevolezza comune, sentita, forte e rumorosa," ha dichiarato Semenzato, evidenziando l’importanza di continuare a lavorare per arginare la violenza di genere e garantire maggiore protezione alle vittime.
Il 2024 è stato un anno importante nella lotta contro la violenza sulle donne. La Commissione parlamentare di inchiesta, presieduta da Martina Semenzato, ha approvato il 31 luglio 2024 la ‘Relazione sulla ricognizione degli assetti normativi in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere per la redazione di un testo unico’. Questo Testo Unico, che punta a unificare e rafforzare la normativa esistente, sarà presentato nella primavera del 2025, grazie al lavoro congiunto dei ministeri competenti.
Tra le innovazioni già accolte dalla Corte di Cassazione, spicca l’obbligatorietà dell’audizione della vittima di violenza domestica e di genere in sede di incidente probatorio, un passaggio cruciale per ridurre il rischio di vittimizzazione secondaria.

I femminicidi in Italia sono diminuiti dell’8% rispetto all’anno precedente, passando da 64 casi nel 2023 a 59 casi al 29 dicembre 2024, secondo i dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno
L’importanza della collaborazione tra istituzioni e società civile
I numeri del 2024 mostrano un trend positivo non solo nel calo dei femminicidi, ma anche nell’aumento delle denunce. Questo, secondo Semenzato, è il frutto di un dialogo costante tra le Istituzioni e la società civile, che sta contribuendo a creare una rete di supporto e prevenzione più efficace.
"Un piccolo ma importante passo è stato fatto, ma il percorso è ancora lungo" ha affermato Semenzato, ribadendo la necessità di lavorare con determinazione per eliminare ogni forma di violenza di genere.
Il calo degli episodi di femminicidio rappresenta un segnale incoraggiante, ma non sufficiente. Le parole di Martina Semenzato sono un richiamo alla responsabilità collettiva: "Quello che abbiamo ottenuto è uno stimolo a fare ancora di più, con una consapevolezza sempre più forte e condivisa."
Con il Testo Unico in arrivo nel 2025 e un crescente impegno istituzionale e sociale, si punta a consolidare i progressi ottenuti e a garantire un futuro in cui la violenza sulle donne sia definitivamente arginata.