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Rosalba Anfuso, talento canavesano: un ritratto cattura anche Pecco Bagnaia

L'artista da tempo ormai regala emozioni attraverso le sue opere

Francesco Pecco Bagnaia ritratto da Rosalba Anfuso

Francesco Pecco Bagnaia ritratto da Rosalba Anfuso

Si dice che saper disegnare equivale a saper vedere... Vedere con gli occhi, con il cuore, oltre che saper impugnare una matita Carbothello. Certamente guardare oltre alla realtà che ci circonda, con creatività, con fantasia e soprattutto con tanta passione... Delle doti importanti che certamente non mancano a Rosalba Anfuso, l'artista montanarese di 64 anni, che da tempo ormai regala emozioni attraverso le sue opere.

Emozioni impresse dai suoi amati pastelli che spaziano da ritratti a paesaggi illuminati di fiori.

Una passione forte la sua, nata in giovane età nella sua città natale, esattamente a Siracusa, in Sicilia, e che prende spunto proprio dalle persone che le stanno accanto: i suoi nonni.
«La primissima "opera" che ho creato» - racconta emozionata Rosalba Anfuso - «è stato il ritratto dei miei nonni. In un caldo pomeriggio siciliano, li ho immortalati seduti in poltrona. Un ritratto che ancora oggi conservo gelosamente, oltre ad essere un bel ricordo. Forse con molte imprecisioni, ma mi è sempre piaciuto disegnare».

Rosalba Anfuso di Montanaro

Una dedizione speciale dunque, che parte da nonno Leonardo e nonna Rosina appunto, che però non riesce a sbocciare da subito.
«Nonostante mi piacesse molto» - continua Rosalba Anfuso - «mio papà Salvatore non volle farmi frequentare un liceo artistico e così fui "costretta" a seguire un percorso diverso, diplomandomi come segretaria amministrativa».

Un'altra strada quindi, che porta Rosalba distante dal suo amato disegno e dai quei pastelli Carbothello, ma che fortunatamente non abbandona del tutto. Anzi di tanto in tanto, Rosalba continua a disegnare: da autodidatta impara tecniche nuove, passando dalla copertina del libro Piccole Donne ai ritratti dei vip che trova sfogliando i giornali.

E come spesso accade per alcune strade, pur facendo giri immensi o diversi da come volevamo, quando meno si aspettano, tornano a bussare.

Ed è infatti nel 2016 che Rosalba si convince a portare i suoi disegni all'Unitre di Chivasso. È proprio in quell'occasione, che pur essendo ormai terminati i posti del corso in programma, il maestro Salvatore Pronesti vede in lei il grande talento, proponendole l'insegnamento ai principianti.
«È stata una bella esperienza che sicuramente mi ha permesso di migliorare e di realizzarmi» - ha aggiunto Rosalba Anfuso.

Un'occasione che sicuramente le ha permesso di riscattarsi e che ha messo in luce anche quella piccola speranza che quella giovane Rosalba del passato non ha mai perso.

«Oggi disegno anche su commissione, ma sempre con passione e istinto» - ha aggiunto ancora entusiasta Rosalba Anfuso - «Mi piace spaziare e passare dai ritratti ai paesaggi, dai fiori agli animali. Insomma mi diletto sempre su opere nuove, come ad esempio il ritratto dell'avvocato Agnelli, mettendomi così alla prova».

Opere bellissime che negli anni sono state oggetto di tante mostre, tra le più recenti quella di maggio scorso all'Unitre di Chivasso, al Sottovoce di Chivasso o in occasione dell'evento Lilt di Montanaro. E per i più curiosi, anche una mostra permanente al Caffè Firenze di Via del Collegio a Chivasso.

Non resta allora che attendere la prossima mostra, magari proprio in uno dei musei di arte più famosi di Torino, sapendo che quando l'arte incontra la passione, nascono dei veri capolavori.

Alcune delle sue opere

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