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Kurs Orbital: la startup che vuole ripulire lo spazio

Una tecnologia innovativa per rimuovere detriti spaziali e rendere l'orbita più sostenibile

Kurs Orbital

Kurs Orbital: la startup che vuole ripulire lo spazio (foto di repertorio)

A Torino, precisamente in Corso Castelfidardo 30, una startup sta rivoluzionando il settore aerospaziale. Si chiama Kurs Orbital ed è stata fondata nel 2022 da Volodymyr Usov, ex presidente dell'Agenzia Spaziale Ucraina e membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica di Kiev. Con un obiettivo ambizioso — democratizzare l'accesso alle operazioni spaziali e contribuire a un futuro sostenibile nello spazio — la startup ha rapidamente attirato l'attenzione del settore.

La scelta di Torino come sede di Kurs Orbital non è casuale. Grazie al supporto del CEIP (Centro per l’Internazionalizzazione del Piemonte) e all’incubazione presso I3P del Politecnico di Torino, la startup ha trovato un ecosistema ideale per crescere. In soli due anni, Kurs Orbital ha raccolto finanziamenti per oltre 3 milioni di euro, dimostrando la fiducia di investitori e partner nel suo progetto.

Torino, ormai riconosciuta come un hub d'innovazione nel settore spaziale, ospita grandi player come Thales Alenia Space e nuove realtà come Argotec, creando un ambiente collaborativo che stimola la ricerca e lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia.

Alla guida della startup torinese c’è Volodymyr Usov, la cui esperienza e leadership sono state fondamentali per trasformare un’idea ambiziosa in una realtà concreta

Il modulo ARCAP: il cuore del progetto

La punta di diamante di Kurs Orbital è il modulo ARCAP, una tecnologia rivoluzionaria di rendezvous e docking. Progettato per essere standardizzato e versatile, questo sistema può essere integrato in satelliti, veicoli cargo o navi spaziali, offrendo una vasta gamma di soluzioni: dal trasporto all’estensione della vita operativa dei satelliti, fino alla rimozione dei detriti spaziali, una delle sfide più urgenti dell’industria aerospaziale.

L’approccio inclusivo di Kurs Orbital punta a rendere queste tecnologie accessibili anche alle piccole e medie imprese, democratizzando così un settore tradizionalmente dominato da pochi grandi attori.

Nel marzo 2024, Kurs Orbital ha ottenuto un finanziamento seed di 3,7 milioni di euro grazie a un round guidato da OTB Ventures, con la partecipazione di Credo Ventures, Galaxia, In-Q-Tel e Inovo. Questi fondi saranno utilizzati per completare il primo modello di volo del modulo ARCAP, accelerare i test integrati e ampliare il team.

Inoltre, il programma Smart&Start di Invitalia ha concesso un finanziamento agevolato di 1,1 milioni di euro, risorse che saranno impiegate per potenziare le infrastrutture tecnologiche e reclutare nuovi talenti.

La credibilità e la crescita di Kurs Orbital si fondano anche su collaborazioni di prestigio. La startup ha lavorato con partner come Argotec, Thales Alenia Space e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per testare e perfezionare le proprie tecnologie. Questi legami rafforzano la posizione di Kurs Orbital nel panorama internazionale e aprono nuove prospettive di sviluppo.

Alla guida della startup c’è Volodymyr Usov, la cui esperienza e leadership sono state fondamentali per trasformare un’idea ambiziosa in una realtà concreta. Usov ha sempre sottolineato l’importanza di Torino come centro nevralgico per l’innovazione aerospaziale e il valore delle collaborazioni strategiche per accelerare la crescita.

"Non avremmo potuto chiedere una conclusione migliore per quest’anno", ha dichiarato Usov, evidenziando come i recenti successi finanziari siano una pietra miliare nel percorso di Kurs Orbital.

Con il 2025 alle porte, Kurs Orbital si prepara a lanciare il suo programma di democratizzazione dello spazio. La rimozione dei detriti e la sostenibilità delle risorse spaziali sono priorità assolute per la startup, che punta a diventare un punto di riferimento globale nel settore dell’assistenza orbitale.

La sfida è immensa, ma con una solida base tecnologica, finanziaria e collaborativa, Kurs Orbital sembra destinata a lasciare un segno nel panorama aerospaziale internazionale. Torino, nel frattempo, si conferma un hub di eccellenza per chi guarda alle stelle.

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