Momenti di tensione e spettacolo in Aula alla Camera dei Deputati, dove il deputato del Partito Democratico, Federico Fornaro, si è lasciato andare a un acceso sfogo durante la discussione sulla legge di bilancio. Al centro della vicenda, un errore nei documenti ufficiali che ha portato all’assegnazione di 130mila euro a un fantomatico comune, Carmagnano, che in realtà non esiste.
Durante la seduta, Fornaro ha evidenziato un’anomalia nei documenti: i fondi destinati alla costruzione di una scuola materna risultavano assegnati a Carmagnano, indicato erroneamente come un comune della provincia di Torino. Tuttavia, il deputato ha subito fatto notare che il nome corretto è Carmagnola, suscitando clamore tra i presenti.
"Abbiamo appena destinato 130mila euro a un Comune che non esiste. Siamo arrivati a questo livello! Almeno studiate la geografia...", ha dichiarato Fornaro con evidente disappunto.
Visibilmente frustrato, Fornaro ha concluso il suo intervento con un plateale "Vaffa...", lanciando sul banco i documenti relativi alla discussione. L’episodio ha subito attirato l’attenzione del vicepresidente dell’Aula, Giorgio Mulè, che ha ironicamente richiamato l’onorevole: "Anche lei, onorevole Fornaro… Prima i soldi lanciati per protesta, ora il fascicolo. Non è una bella immagine."
Nonostante l’errore, la sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio, ha tranquillizzato i cittadini:"I fondi sono correttamente indicati nei documenti della finanziaria come destinati a Carmagnola. Sarà sufficiente una semplice errata corrige per correggere l’ordine del giorno e garantire il finanziamento. Questi soldi ci permetteranno di realizzare la scuola a costo zero."
L’accaduto non è passato inosservato nemmeno sui social, dove il video della protesta è rapidamente diventato virale, scatenando reazioni contrastanti. Da una parte, chi sostiene la frustrazione di Fornaro e il suo appello alla precisione e alla responsabilità; dall’altra, chi critica il linguaggio e i modi poco istituzionali del deputato.
La vicenda di Carmagnano solleva interrogativi sull’accuratezza e l’efficienza del lavoro parlamentare, soprattutto su temi delicati come la distribuzione dei fondi pubblici. In un momento storico in cui la fiducia nelle istituzioni è già fragile, episodi come questo sottolineano la necessità di maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti.
Federico Fornaro, con il suo gesto sopra le righe, ha messo in luce un problema che va oltre un semplice errore amministrativo: la mancanza di rigore può avere conseguenze reali sui territori e sulla credibilità delle istituzioni.
