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"Più che minoranza sono minorati...": bufera social sul like di troppo dell'assessore di Forza Italia

La minoranza insorge agli insulti ricevuti via Facebook

Venaria Reale

Il post offensivo verso l'opposizione di Venaria e l'assessore Monica Federico

Il Natale non distende gli animi a Venaria Reale. Dopo il rovente Consiglio comunale, la polemica si è spostata sui social, dove un post dell’assessora al Turismo, Monica Federico, di Forza Italia, accompagnato da un commento denigratorio contro l’opposizione, ha scatenato un vero e proprio terremoto politico. E a peggiorare la situazione, un "like" dell'assessora stessa al commento incriminato.

Ma procediamo con ordine.

Il post, pubblicato dall’assessora, vantava i presunti successi dell’amministrazione Giulivi: «Turismo in crescita (+60%), oltre 500.000 visitatori grazie alla Reggia restaurata, occupazione in aumento e laureati raddoppiati. Con impegno e visione, Venaria si conferma un modello di eccellenza!».

Numeri che però, in Consiglio comunale, non sono mai stati portati come dati ufficiali, come sottolineano le opposizioni.

A far esplodere la polemica è stato il commento di un utente sotto il post: «Più che minoranza sono minorati... non destano nemmeno preoccupazioni. Andate e guardate avanti». Un insulto che l’assessora Federico non solo non ha censurato, ma ha addirittura approvato con un like.

La reazione dell’opposizione non si è fatta attendere.

Con un comunicato stampa congiunto, i gruppi consiliari di Pd, Movimento 5 Stelle e Progetto Civico Venaria hanno espresso la loro indignazione: «Il termine minorato, per definizione, indica una persona parzialmente privata delle facoltà fisiche o psichiche. Così sono stati definiti i consiglieri di minoranza da un ex consigliere della maggioranza Giulivi. L’assessora Monica Federico non ha trovato il tempo per rispondere in Consiglio comunale, ma lo ha trovato per approvare un commento offensivo».

Le accuse all’amministrazione Giulivi si sono quindi spostate dal silenzio in Consiglio comunale al comportamento ritenuto poco istituzionale sui social. «Chi non sa confrontarsi sulle idee e sui programmi ma preferisce epiteti per denigrare l’avversario, non può fare l’amministratore pubblico», conclude il comunicato.

Davide De Santis, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha rincarato la dose, definendo il comportamento dell’assessora Federico «inaccettabile e inadeguato». «L’assessora, invece di smorzare i toni, mette il suo bel pollicione in su su un commento offensivo. Mi chiedo se il sindaco Giulivi si sia accorto di avere un assessore dal comportamento istituzionale scorretto e quanto sia d’accordo. Questa è propaganda senza contenuti ufficiali, numeri al vento che in Consiglio non porta».

La polemica, partita dalla tassa sul turismo introdotta dall’amministrazione, si è quindi trasformata in un caso politico più ampio, che mette in discussione la condotta istituzionale di una parte della Giunta. E mentre il sindaco Giulivi continua a mantenere il silenzio sulla vicenda, l’opposizione si chiede fino a quando Venaria dovrà sopportare un’amministrazione che, anziché rispondere in Consiglio comunale, preferisce rifugiarsi nei social tra slogan e, ora, persino insulti.

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