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20 Dicembre 2024 - 17:08
Il sindaco Fabio Giulivi e, sullo sfondo, la Reggia
Non ha fatto in tempo Milena Gabanelli a scrivere - bene - sul Corriere della Sera di quanto sia cambiata negli anni, in positivo, l'immagine di Venaria Reale, che il Comune ha già deciso di passare all'incasso...
Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, giovedì 19 dicembre, la maggioranza guidata dal sindaco Fabio Giulivi ha approvato l'introduzione dell'imposta di soggiorno, che sarà operativa a partire dal 2025.
La misura, prevista dall’art. 4 del D. Lgs. n. 23/2011, prevede una tariffa di 2 € per pernottamento, con un gettito stimato prudenzialmente in circa 60.000 €, basato sui dati relativi ai pernottamenti nelle strutture ricettive degli ultimi due anni.
L’imposta, introdotta con un emendamento che prevede alcune agevolazioni, sarà ridotta del 50% per giovani sotto i 25 anni, over 75 e partecipanti a manifestazioni sportive organizzate sul territorio. Inoltre, per soggiorni di più giornate, si potranno stabilire tariffe ridotte a partire dalla seconda notte, per evitare di penalizzare i pernottamenti prolungati. La decisione mira a compensare i tagli nei trasferimenti statali e a sostenere la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, oltre che i servizi pubblici locali.
Non si sono fatte attendere le critiche dell’opposizione.
Andrea Accorsi del Gruppo Misto ha definito l’approvazione dell’imposta un esempio di "federalismo comunale imposto senza alcuna consultazione delle associazioni di categoria" e ha accusato l’amministrazione di "aver presentato il provvedimento con superficialità", aggiungendo: "La relazione della Società Soget, portata dal Vice Sindaco, era priva di preparazione. La presenza dell’Assessore al Turismo, che non ha mai voluto intervenire nel merito, dimostra la necessità delle sue dimissioni. Questo provvedimento crea solo danni, senza un minimo di riflessione sulle conseguenze."
In una nota congiunta, Pd, Movimento 5 Stelle e Uniti per Cambiare hanno ribadito le loro perplessità, sottolineando che "l’amministrazione non ha chiarito quale sia l’impegno di spesa derivante da questa decisione né ha condiviso il provvedimento con le associazioni di categoria. Si tratta di un atto inopportuno e discriminatorio, che rischia di danneggiare il turismo e l’economia locale."
L’imposta di soggiorno è una misura adottata da molte città italiane, soprattutto località turistiche o d'arte, come Firenze, Venezia, Roma e Milano. Introdotta per la prima volta con il decreto sul federalismo municipale, consente ai Comuni di destinare i proventi al finanziamento di interventi per il turismo e la valorizzazione del patrimonio culturale. Tuttavia, resta al centro di dibattiti accesi, tra chi ne evidenzia i benefici per le casse comunali e chi teme ripercussioni sui flussi turistici.
Venaria Reale, già nota per la sua splendida Reggia, punta a rilanciare il suo appeal.
La domanda, tuttavia, resta: il prezzo di 2 € a notte sarà un peso o un investimento per la città?
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