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Ufficio postale di San Raffaele Cimena: l’odissea continua, la riapertura slitta a gennaio

Tra accuse, proteste e rinvii, cresce il senso di abbandono dei cittadini

Ufficio postale di San Raffaele Cimena

Ufficio postale di San Raffaele Cimena: l’odissea continua, la riapertura slitta a gennaio (foto di repertorio)

Quella che sembrava una speranza concreta per i cittadini di San Raffaele Cimena si è infranta con l’ennesimo rinvio. L’ufficio postale di via Ferrarese 26, chiuso dallo scorso giugno in seguito ad un assalto al Postamat, non riaprirà prima del 20 gennaio 2025. Una notizia che arriva come una doccia fredda per una comunità ormai esasperata da mesi di disagi.

“Abbiamo superato quasi sei mesi di chiusura, con i vari disagi che le persone non più giovani e senza propri mezzi devono subire. Come cittadina e utente mi sento veramente presa in giro da Poste Italiane e non penso di essere la sola", scrive una residente indignata sul gruppo Facebook "Sei di San Raffaele Se..."
“Un paese come la Piana di San Raffaele senza Poste, senza una filiale bancaria, senza un benzinaio… praticamente senza servizi essenziali. E' una vergogna” lamenta un altro cittadino.
Il senso di abbandono è palpabile, specialmente tra coloro che non possono spostarsi facilmente verso altri Comuni. 

Tra le voci più accese c'è quella della Consigliera metropolitana Clara Marta, che ha ribadito la sua posizione con un comunicato ufficiale: “La chiusura dell’ufficio postale di San Raffaele Cimena è una situazione che non possiamo più tollerare. I cittadini meritano servizi essenziali, non promesse rimandate o nuove date che continuano a slittare. La comunità chiede una sola cosa: riaprite l’ufficio postale!.

Marta ha sottolineato come questa chiusura non sia solo una questione di comodità, ma un vero e proprio problema di diritti: Ritirare pensioni, pagare bollette, spedire documenti: per molte persone questi servizi sono indispensabili. La chiusura dell’ufficio postale sta creando disagi enormi, soprattutto per chi non ha mezzi propri per spostarsi nei Comuni vicini. La vita quotidiana di una comunità intera è stata compromessa, e questo è inaccettabile.

E aggiunge: “Se ci sono problemi tecnici o ritardi organizzativi, Poste Italiane deve chiarirli. Se, per assurdo, si sta valutando di non riaprire mai più, allora si abbia il coraggio di dirlo apertamente e di spiegare come pensano di garantire i servizi in alternativa. Ma noi vogliamo essere chiari: l’obiettivo deve essere la riapertura dell’ufficio postale, senza altre esitazioni. San Raffaele Cimena è già stata penalizzata in passato, con la chiusura degli sportelli bancari e la mancanza di alternative concrete. Non possiamo accettare che questa comunità venga nuovamente dimenticata. È ora di agire. La nostra comunità merita attenzione e rispetto, e io farò tutto ciò che in mio potere per garantire che ciò accada”.

La Consigliera comunale Clara Marta ha sottolineato come la chiusura dell'ufficio postale di via Ferrarese 26 sia un vero e proprio problema di diritti

Le proteste della cittadinanza

La situazione dell’ufficio postale si inserisce in un quadro più ampio di desertificazione dei servizi a San Raffaele Cimena. Negli ultimi anni, infatti, il paese ha perso sia gli sportelli bancari che altri punti di riferimento fondamentali per la comunità.

Nel frattempo, la popolazione non resta a guardare. Stefania, una residente, ha deciso di contattare trasmissioni televisive come Striscia la notizia e Mi manda Raitre per denunciare la situazione: “Non possiamo subire così in silenzio! Penso soprattutto agli anziani che devono ritirare la pensione e pagare le bollette. Se nessuno mi risponde, continuerò a segnalare il disservizio ad altre autorità competenti.

Nel frattempo, l’utenza è stata invitata a fare riferimento alle Poste di Castiglione Torinese, dove però non mancano ulteriori problematiche. Sempre Stefania racconta: “Stamattina vado a Castiglione per ritirare una raccomandata e fare un pagamento e lo sportello è chiuso! La persona preposta non c’è per motivi personali”.
Scrive un altro cittadino: “Se non è strettamente necessario (esempio ritiro raccomandate), evitate come la peste l'ufficio postale di Castiglione. È uno sportello fantasma. Possiamo fare qualcosa per forzare le Poste a riaprire a San Raffaele o dobbiamo rassegnarci?”.

Anche il Sindaco Ettore Mantelli aveva già espresso preoccupazione per i continui rinvii. L’Amministrazione comunale, negli ultimi sei mesi, ha più volte fatto pressioni a Poste Italiane per comprendere le tempistiche previste: “L’auspicio è che le Poste possano riaprire il più presto possibile. Comprendo le preoccupazioni dei cittadini e i disguidi che tale chiusura sta provocando. Da parte nostra, stiamo mantenendo i contatti per cercare di avere una data certa sull’avvio dei lavori, sottolinea Mantelli. Tuttavia, l’attesa si prolunga e con essa cresce la sfiducia.

Il ripristino dell'ufficio postale rappresenterebbe un primo importante passo verso il ritorno alla normalità. In attesa poi del nuovo Postamat, per il posizionamento del quale, già in passato, il Comune aveva aspettato diverso tempo.
Con l’ennesimo rinvio, la speranza di vedere le Poste riaperte prima delle festività natalizie svanisce del tutto. La comunità chiede a gran voce che i propri diritti vengano rispettati, ma il clima generale è di sfiducia e stanchezza. Sarà il 20 gennaio 2025 la data definitiva? Per ora, è tutto sospeso.

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