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San Raffaele Cimena

Poste ancora chiuse dopo l'assalto di giugno: riaprirà mai l'ufficio?

Dopo quattro mesi ancora si aspetta di conoscere la data di inizio dei lavori e cresce il timore che l'ufficio non riapra mai più

Le Poste di San Raffaele Cimena sono ancora chiuse

Le Poste di San Raffaele Cimena sono ancora chiuse

È ancora incerto il futuro dell’ufficio postale di San Raffaele Cimena, chiuso da quando la notte tra il 16 ed il 17 giugno scorso dei malviventi avevano fatto esplodere il Postamat, provocando gravi danni all’edificio.

In seguito all’assalto, si era parlato di circa un mese di chiusura durante il quale l’utenza era stata invitata a fare riferimento alle Poste di Castiglione Torinese per sbrigare tutte le pratiche necessarie.
Successivamente, la data della riapertura era slittata “a data da destinarsi”.
«Ufficialmente, abbiamo avuto un unico comunicato di Poste che indicava come ripresa dell’attività il 22 luglio - sottolinea il vicesindaco Vincenzo Demasi - Fin da subito, ci siamo resi conto che i tempi prospettati non sarebbero stati quelli previsti. Sfortunatamente, si è ricaduti in un frangente in cui molti uffici postali sono interessati da interventi di ristrutturazione del progetto “Polis”». 

Ora che sono passati più di quattro mesi dalla rapina, in molti si chiedono se e quando le Poste di via Ferrarese 26 riapriranno effettivamente le loro porte. «C’è addirittura chi sta arrivando a pensare che non aprano più - prosegue Demasi - Purtroppo questo è diventato l’argomento principale di discussione, anche perché sono tante le persone che non dispongono direttamente della macchina e dunque hanno problemi ad usufruire dei normali servizi, in caso di necessità».

Qualcuno, nei giorni scorsi, ha posto il quesito anche sui social: «Volevo rinfrescare la memoria: le Poste di San Raffaele continuano ad essere chiuse. Dobbiamo far intervenire il Gabibbo, domanda la signora Nadia. Che subito aggiunge: «Quando ci sono le telecamere, improvvisamente Poste Italiane risponde».

Negli ultimi quattro mesi, la stessa Amministrazione comunale ha più volte fatto pressioni all’azienda per comprendere le tempistiche previste: «Ci siamo messi in contatto con il funzionario di Poste Italiane che si sta interessando delle operazioni necessarie al suo ripristino - spiega il vicesindaco - Abbiamo chiesto che venga data priorità alla riapertura dell’ufficio rispetto alla ristrutturazione di altri, in modo da ridurre al minimo i disagi della popolazione».
Qual è stata la sua risposta? «Ci ha assicurato che i lavori sarebbero cominciati nella prima decade di ottobre. Ma ad oggi è ancora tutto fermo. All’inizio della prossima settimana, lo solleciteremo».

Il ripristino dell’ufficio rappresenterebbe un primo importante passo, nell’ottica di ritornare a fornire un servizio adeguato alla cittadinanza. In attesa poi del nuovo Postamat, per il posizionamento del quale, già in passato, il Comune aveva aspettato diverso tempo.

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