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20 Dicembre 2024 - 16:44
Sciopero Decathlon: lavoratori in protesta per il contratto integrativo aziendale (foto di repertorio)
Domani, sabato 21 dicembre 2024, i lavoratori dei punti vendita Decathlon di Grugliasco, Moncalieri, Settimo Torinese e Torino (Via Lagrange) si fermeranno per uno sciopero di 8 ore. La protesta, organizzata a livello nazionale da FILCAMS, FISASCAT e UILTuCS, nasce per richiedere all’azienda di sottoscrivere un contratto integrativo aziendale che garantisca maggiori tutele ai dipendenti.
Secondo quanto dichiarato da Luca Sanna della UILTuCS Torino e Piemonte, i lavoratori sono in agitazione da oltre un anno. “Da oltre un anno Decathlon si rifiuta di soddisfare la richiesta dei Sindacati di sottoscrivere un contratto integrativo aziendale che riconosca maggiori tutele in materia di: salario, salute e sicurezza, organizzazione del lavoro, politiche di genere”, ha spiegato il rappresentante sindacale.
Tra le criticità sollevate c’è anche il rifiuto dell’azienda di riconoscere ai dipendenti l’indennità di mensa, come aggiunto da Sanna: “Il conflitto nasce anche dal fatto che l’azienda, pur avendo ottenuto utili significativi, non intenda riconoscere ai lavoratori neanche l’indennità di mensa attraverso l’erogazione dei Buoni Pasto”.
Lo sciopero si preannuncia particolarmente significativo in vista del periodo natalizio, uno dei più intensi per il settore del commercio. I dipendenti chiedono che l’azienda apra un tavolo di confronto per discutere i temi sollevati e giungere a un accordo che possa migliorare le loro condizioni lavorative.
Sabato 21 dicembre 2024, i lavoratori dei punti vendita Decathlon di Grugliasco, Moncalieri, Settimo Torinese e Torino (Via Lagrange) si fermeranno per uno sciopero di 8 ore
La mobilitazione indetta dai principali sindacati del settore non si limita ai punti vendita torinesi, ma coinvolge i lavoratori Decathlon in tutta Italia. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere dall'azienda un cambio di rotta rispetto alle attuali politiche di gestione del personale.
Il dialogo tra le parti sembra essere in una fase di stallo. Intanto, i lavoratori si preparano a far sentire la loro voce. Resta da capire quale sarà la risposta dell’azienda, che finora non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Lo sciopero di domani rappresenta un banco di prova importante per il settore del commercio, sempre più spesso teatro di scontri tra lavoratori e aziende su temi cruciali come i diritti contrattuali, la sicurezza e la redistribuzione degli utili aziendali.
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