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19 Dicembre 2024 - 23:13
Continua il periodo difficile per Stellantis, che registra un calo significativo delle vendite in Europa. In un mercato automobilistico che ha chiuso il mese di novembre in rosso (-2%), con unici segnali positivi provenienti dalle vendite delle auto ibride, il gruppo guidato da John Elkann ha perso il 10,8% rispetto a novembre 2023. La quota di mercato di Stellantis è scesa dal 14,8% al 13,5% nell’arco di un anno, confermando una crisi che abbraccia l’intero settore.
Da gennaio a novembre 2024, Stellantis ha venduto 1.843.335 auto, registrando un calo del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati sottolineano l’urgenza di interventi strutturali e di una visione strategica che possa accompagnare la transizione ecologica del settore automobilistico europeo.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’inizio, a gennaio, di una fase di “dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica”.
“Dobbiamo sostenere questa industria nella profonda e dirompente transizione che ci attende. E dobbiamo garantire che il futuro delle automobili resti saldamente radicato in Europa”, ha dichiarato Von Der Leyen, sottolineando l’importanza di mantenere la competitività europea nel settore.
Le richieste alla Ue arrivano anche da vari leader politici. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha chiesto “un fondo comune che possa sostenere l'innovazione di un settore profondamente in crisi. Per affrontare la conversione ecologica e i cambiamenti climatici abbiamo bisogno di investimenti comuni”. In parallelo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha suggerito di rimuovere le multe europee per le case automobilistiche che non raggiungono i target di vendita delle auto elettriche. “La Commissione dovrebbe trovare un modo affinché le multe, se necessario, non incidano sulla liquidità finanziaria delle aziende”, ha affermato Scholz, sollecitando un approccio europeo agli incentivi per il comparto automobilistico.
Il mese di novembre ha segnato una battuta d'arresto anche per le auto elettriche. Secondo l’Acea (l’associazione dei costruttori europei), le immatricolazioni di veicoli elettrici in Europa sono diminuite del 9,5%, attestandosi a 130.757 unità. Questo calo è stato causato principalmente dalle flessioni registrate in Germania (-21,8%) e in Francia (-24,4%). Complessivamente, da inizio anno, il mercato dei veicoli elettrici ha visto una riduzione del 5,4% rispetto al 2023, con una quota di mercato scesa al 13,4%.
In controtendenza, le immatricolazioni di veicoli ibridi elettrici hanno segnato un aumento del 18,5% a novembre, portando la loro quota di mercato al 33,2%, rispetto al 27,5% di novembre 2023. Per il terzo mese consecutivo, le ibride hanno superato le immatricolazioni di auto a benzina, confermando un cambiamento nelle preferenze dei consumatori.
L’Italia, però, si distingue in negativo. Secondo il Centro Studi Promotor, il Paese è “la Cenerentola” del comparto, fermandosi a un misero 4,1% di quota di mercato per i veicoli elettrici. L’Unrae ha criticato duramente le politiche nazionali, definendole “incoerenti” e prive di una visione strategica per accompagnare una transizione sostenibile.
“In Europa sono state fatte scelte estreme in modo ideologico e non realistico”, ha aggiunto Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli, puntando il dito contro un’eccessiva rigidità normativa.
Le difficoltà di Stellantis e del settore auto europeo si intrecciano con la necessità di rivedere modelli produttivi e strategie di mercato. Il futuro del comparto dipenderà dalla capacità di adattarsi alle sfide della transizione ecologica, di attrarre investimenti e di mantenere la competitività in un panorama globale sempre più complesso. L’appuntamento con il dialogo strategico della Ue, previsto per gennaio, rappresenterà un banco di prova cruciale per il settore.
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