AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
17 Dicembre 2024 - 16:36
Marco Gabusi e Sarah Disabato
A quasi un anno dalla riapertura della ferrovia Torino-Ceres, i disagi continuano a essere una triste certezza per pendolari e viaggiatori. Tra ritardi cronici, corse cancellate e carrozze obsolete, la situazione sulla linea Sfm4 e Sfm7, prolungata fino a Ciriè, e sulla Sfm6 verso l’aeroporto di Caselle, è diventata insostenibile. A denunciare il quadro è la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato, che in Consiglio regionale ha portato all’attenzione dell’aula le criticità della tratta.
“Scene di ordinario degrado e disservizio: stazioni sovraffollate, treni che saltano le fermate, carrozze straripanti e sporche. I pendolari pagano abbonamenti dai costi esorbitanti per poi rimanere letteralmente a terra. Non si tratta più di problemi occasionali, ma di disservizi strutturali che necessitano di soluzioni immediate”, ha dichiarato Disabato.
Le problematiche non si fermano alla puntualità dei convogli. Secondo la consigliera, anche le stazioni, in particolare quelle di Caselle Torinese e dell’aeroporto Sandro Pertini, versano in condizioni di abbandono, con sporcizia e strutture inadatte ad accogliere i flussi di viaggiatori.
L’episodio simbolo del caos della Torino-Ceres risale allo scorso 12 dicembre, quando un guasto elettrico ha fermato completamente i treni nel tratto tra Ciriè e Torino Rebaudengo-Fossata per un’intera giornata.
Nei pressi di Venaria, dopo un’ora di stop, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per permettere ai passeggeri di scendere dal treno bloccato in mezzo alla campagna. Come se non bastasse, i bus sostitutivi non sono stati attivati tempestivamente, lasciando centinaia di utenti abbandonati a sé stessi e costretti ad arrangiarsi per raggiungere scuola o lavoro e tornare a casa.
A pesare su questa situazione, secondo Disabato, è l’incapacità di affrontare con interventi concreti una serie di criticità che vanno avanti ormai da mesi. “Se oggi si è potuti intervenire sulle infrastrutture, come il completamento del tunnel ferroviario sotto corso Grosseto, è stato possibile solo grazie ai fondi del Pnrr ottenuti dal Governo Conte”, ha ricordato la consigliera.
In aula, l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, ha chiesto pubblicamente scusa per i disagi che pendolari e viaggiatori sono costretti a subire da mesi. Tuttavia, per chi ogni giorno utilizza questa linea ferroviaria, le scuse non bastano più. “I pendolari chiedono e pretendono giustamente un servizio efficiente e puntuale, che da settembre a oggi è stato solo un miraggio”, ha concluso Disabato.
La situazione resta dunque tesa, con i viaggiatori che si sentono abbandonati e con un servizio ferroviario che continua a mostrare falle evidenti, nonostante le promesse e i proclami. La ferrovia Torino-Ceres, nata per facilitare i collegamenti tra la provincia di Torino e l’aeroporto di Caselle, si è trasformata in una corsa a ostacoli quotidiana, in cui la parola “puntualità” è diventata un lusso e la speranza di un servizio decente, un’utopia.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.