Cerca

Attualità

Torino-Ceres: la grillina lo “schiaffeggia” e l’assessore chiede scusa

Ritardi, treni fermi e pendolari esasperati: Disabato (M5S) denuncia i disservizi cronici della linea ferroviaria

Torino-Ceres: la grillina lo “schiaffeggia” e l’assessore chiede scusa

Marco Gabusi e Sarah Disabato

A quasi un anno dalla riapertura della ferrovia Torino-Ceres, i disagi continuano a essere una triste certezza per pendolari e viaggiatori. Tra ritardi cronici, corse cancellate e carrozze obsolete, la situazione sulla linea Sfm4 e Sfm7, prolungata fino a Ciriè, e sulla Sfm6 verso l’aeroporto di Caselle, è diventata insostenibile. A denunciare il quadro è la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato, che in Consiglio regionale ha portato all’attenzione dell’aula le criticità della tratta.

“Scene di ordinario degrado e disservizio: stazioni sovraffollate, treni che saltano le fermate, carrozze straripanti e sporche. I pendolari pagano abbonamenti dai costi esorbitanti per poi rimanere letteralmente a terra. Non si tratta più di problemi occasionali, ma di disservizi strutturali che necessitano di soluzioni immediate”, ha dichiarato Disabato.

Le problematiche non si fermano alla puntualità dei convogli. Secondo la consigliera, anche le stazioni, in particolare quelle di Caselle Torinese e dell’aeroporto Sandro Pertini, versano in condizioni di abbandono, con sporcizia e strutture inadatte ad accogliere i flussi di viaggiatori.

L’episodio simbolo del caos della Torino-Ceres risale allo scorso 12 dicembre, quando un guasto elettrico ha fermato completamente i treni nel tratto tra Ciriè e Torino Rebaudengo-Fossata per un’intera giornata.

Nei pressi di Venaria, dopo un’ora di stop, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per permettere ai passeggeri di scendere dal treno bloccato in mezzo alla campagna. Come se non bastasse, i bus sostitutivi non sono stati attivati tempestivamente, lasciando centinaia di utenti abbandonati a sé stessi e costretti ad arrangiarsi per raggiungere scuola o lavoro e tornare a casa.

A pesare su questa situazione, secondo Disabato, è l’incapacità di affrontare con interventi concreti una serie di criticità che vanno avanti ormai da mesi. “Se oggi si è potuti intervenire sulle infrastrutture, come il completamento del tunnel ferroviario sotto corso Grosseto, è stato possibile solo grazie ai fondi del Pnrr ottenuti dal Governo Conte”, ha ricordato la consigliera.

rabbia

In aula, l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, ha chiesto pubblicamente scusa per i disagi che pendolari e viaggiatori sono costretti a subire da mesi. Tuttavia, per chi ogni giorno utilizza questa linea ferroviaria, le scuse non bastano più. “I pendolari chiedono e pretendono giustamente un servizio efficiente e puntuale, che da settembre a oggi è stato solo un miraggio”, ha concluso Disabato.

La situazione resta dunque tesa, con i viaggiatori che si sentono abbandonati e con un servizio ferroviario che continua a mostrare falle evidenti, nonostante le promesse e i proclami. La ferrovia Torino-Ceres, nata per facilitare i collegamenti tra la provincia di Torino e l’aeroporto di Caselle, si è trasformata in una corsa a ostacoli quotidiana, in cui la parola “puntualità” è diventata un lusso e la speranza di un servizio decente, un’utopia.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori