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16 Dicembre 2024 - 10:41
Dal dramma di Arè al maxi progetto di sicurezza: come cambia la viabilità nel Calusiese
Mentre è prevista per gennaio la soppressione del passaggio a livello lungo la linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta che attraversa la popolosa frazione di Arè di Caluso, fervono i lavori per completare le opere infrastrutturali che rivoluzioneranno la viabilità locale. L’intervento si colloca nell’ambito di un vasto progetto di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Anas, che prevede la chiusura di ben 63 passaggi a livello lungo la tratta ferroviaria da Chivasso a Quincinetto, con un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.
Da giovedì 12 dicembre, le sbarre di via Doberdò, situate all’altezza dell’incrocio con via Martiri d’Italia nei pressi della stazione ferroviaria, sono state definitivamente abbassate. In questa zona di campagna, non è stato necessario realizzare un percorso alternativo, ma è stata costruita una strada sterrata lunga circa 500 metri, dotata di un fosso di scolo e una bassa barriera di protezione per consentire il passaggio dei mezzi agricoli. Nel frattempo, gli operai hanno installato barriere in cemento sui binari per impedire qualsiasi transito non autorizzato.
Un altro punto critico riguarda l’ex casermetta del genio ferrovieri, situata accanto ai binari e da tempo teatro di numerosi atti vandalici. Dopo l’ennesimo episodio grave, Rfi ha messo in sicurezza l’edificio sigillandone tutti gli accessi, ma restano interventi da completare per garantire una riqualificazione completa dell’area.
L’opera complessiva prevede una serie di interventi infrastrutturali che mirano a migliorare la sicurezza e la viabilità. Tra questi, figura la costruzione di un sottopasso pedonale promiscuo presso la stazione di via Vittorio Veneto e una nuova viabilità di collegamento extraurbana. L’intervento sarà completato da una rotonda all’incrocio tra via Mazzè e viale Europa, progettata per raccordare l’area artigianale.
Nel Calusiese, l’eliminazione di quattro passaggi a livello rappresenta uno dei punti cardine del primo lotto del progetto. In particolare, ad Arè, il ricordo è ancora vivo del tragico incidente avvenuto nel maggio 2018, quando uno scontro tra un treno e un tir per trasporti speciali costò la vita a due persone e causò il grave ferimento della capotreno. Questo evento ha accelerato l’iter per la messa in sicurezza della tratta.
Passaggio a livello
Dal 2019, anno della sigla dei protocolli d’intesa tra Rfi, Anas e i Comuni interessati, il progetto ha visto una stretta collaborazione tra le istituzioni e i residenti. La sindaca di Caluso, Maria Rosa Cena, ha sottolineato come Rfi abbia mostrato grande disponibilità nell’accogliere le proposte avanzate dal Comune e dai cittadini.
Tuttavia, un punto di frizione ha riguardato la frazione Rodallo, dove il Comune aveva richiesto di posizionare un sovrappasso all’altezza della strada Vallo-Rodallo in direzione ovest, invece che in via Nuova per Caluso, per andare incontro alle esigenze degli agricoltori. Questa richiesta non è stata accolta, ma la sindaca ha ribadito l’importanza del dialogo che ha permesso di definire soluzioni condivise per il resto del progetto.
L’ambizioso piano di soppressione dei passaggi a livello e la realizzazione di nuove infrastrutture non rappresentano solo un intervento sulla viabilità, ma anche un significativo passo avanti per la sicurezza dei trasporti. Cavalcaferrovia e sottopassi permetteranno di eliminare i punti di intersezione critici tra la viabilità stradale e quella ferroviaria, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la fluidità del traffico.
Con l’apertura della viabilità alternativa prevista per gennaio e il completamento dei lavori nel secondo lotto, il territorio di Caluso e del Calusiese vedrà una trasformazione significativa. Questo progetto ambizioso punta a migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendendo le infrastrutture più sicure e moderne, senza dimenticare il valore di un dialogo costruttivo tra istituzioni e comunità. La speranza è che questo intervento possa rappresentare un modello per altri territori lungo la tratta ferroviaria.
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