Confartigianato Torino e Coldiretti Torino hanno celebrato oggi, 13 dicembre, una delle tradizioni più care alla cultura italiana, il Presepe, con la consegna di una nuova statuina all’arcivescovo di Torino, Monsignor Roberto Repole. La statuina, simbolo del Made in Italy, rappresenta un artigiano che incarna l’eccellenza italiana attraverso la ricerca della materia prima, la cura delle produzioni, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti. Un messaggio di qualità e unicità che si riflette nel mondo attraverso l’artigianalità italiana.

Consegna statuina arcivescovo da dx De Santis, Repole, Mecca Cici
Alla cerimonia erano presenti il presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis, il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, e il direttore di Coldiretti Torino, Andrea Repossini. L’iniziativa si inserisce in un progetto pluriennale di Confartigianato nazionale, in collaborazione con Coldiretti e Symbola, volto a valorizzare la tradizione del Presepe, aggiungendo ogni anno figure che rappresentino il presente e il futuro.
Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Artigianato significa Made in Italy. Abbiamo voluto mettere al centro del Presepe i valori del Made in Italy che si esprimono attraverso prodotti unici, belli, fatti a mano e rappresentano nel mondo la vetrina dell’eccellenza dell’Italia e del nostro territorio e una valida alternativa all’omologazione. La consegna della statuetta è anche un gesto volto a diffondere i valori del lavoro e dell’operosità degli artigiani, quale contributo per la rinascita di un umanesimo per l’economia”.
La statuina, che segue le precedenti dedicate a figure come un’infermiera (2020), un imprenditore digitale (2021), una florovivaista (2022) e un maestro artigiano con apprendista (2023), vuole rappresentare il valore del lavoro manuale e dell’eccellenza italiana, in un momento in cui il Presepe diventa simbolo di speranza e rinascita.
Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino, ha evidenziato il legame tra il mondo agricolo e i valori rappresentati dalla statuina: «Come agricoltori che si riconoscono in un’organizzazione dalle radici cristiane siamo consapevoli della forte responsabilità che abbiamo nella custodia quotidiana dell’ambiente che ci è stato consegnato dalle generazioni precedenti e della altrettanto forte responsabilità sociale che abbiamo nel nostro ruolo di produttori di cibo. I prodotti della terra che portiamo alla benedizione nelle nostre Giornate del Ringraziamento rappresentano proprio quel cibo Made in Italy che la statuina vuole comunicare. Il nostro cibo, il cibo naturale, prodotto dalle nostre mani (come recita la nostra “preghiera del contadino”) è l’essenza della nostra missione: nutrire le persone e nutrire il Pianeta».
La statuina è un omaggio che celebra il dialogo tra il mondo artigianale, agricolo e la Chiesa torinese, un gesto che unisce tradizione, fede e modernità nel segno del Made in Italy.