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La compostiera collettiva finisce nel dimenticatoio: il sindaco rinuncia al progetto

Il sindaco Vittorio Rocchietti giustifica la scelta con scarsa partecipazione e criticità tecniche, mentre l’opposizione parla di opportunità persa per la sostenibilità

Il sindaco Vittorio Rocchietti

Il sindaco Vittorio Rocchietti

Il progetto della compostiera collettiva, avviato dalla precedente Giunta di Mathi guidata da Maurizio Fariello, è stato ufficialmente accantonato dall’attuale amministrazione, una decisione che continua a far discutere e che ha animato il Consiglio comunale del 10 dicembre. La compostiera, destinata a essere installata nei pressi del cimitero e gestita su base volontaria, avrebbe avuto come obiettivo principale la riduzione dei rifiuti organici e dei costi di raccolta, offrendo ai cittadini anche uno sconto sulle bollette. Nonostante i vantaggi promessi, il sindaco Vittorio Rocchietti e la sua amministrazione hanno deciso di soprassedere, motivando la scelta con la scarsa partecipazione al sondaggio pubblico e con alcune criticità tecniche legate al progetto.

L’idea di introdurre una compostiera collettiva a Mathi aveva trovato ampi consensi nella precedente amministrazione, che la considerava una soluzione strategica per gestire in modo più sostenibile i rifiuti organici. Progetti simili sono già stati adottati in altri comuni limitrofi, come Villanova, che ne conta tre, con risultati ritenuti positivi in termini di riduzione della quantità di rifiuti e dei passaggi di raccolta. Tuttavia, il sondaggio online indetto per valutare l’interesse dei mathiesi ha raccolto un numero esiguo di adesioni. A ciò si aggiungono critiche alla formulazione stessa del sondaggio e alla mancanza di una comunicazione chiara ed efficace verso la cittadinanza.

Secondo Rocchietti, la compostiera collettiva non è stata abbandonata definitivamente, ma l’amministrazione ha scelto di dare priorità ad altre politiche ambientali. L’attuale sindaco ha sottolineato come il progetto presentasse alcune criticità, legate anche alla scarsa partecipazione dei cittadini. Al momento, l’attenzione si è spostata su interventi considerati più immediati e concreti.

Al posto della compostiera, nei condomini di Mathi saranno introdotti nuovi cassonetti per la raccolta differenziata, un’iniziativa che però non nasce direttamente dal Comune, ma dal Cisa. Questa distinzione, evidenziata durante il Consiglio, sottolinea come l’attuale amministrazione stia delegando parte delle scelte strategiche ambientali a enti esterni. Parallelamente, sono stati posizionati dieci cestini per le deiezioni canine nelle zone più frequentate del paese, un intervento volto a migliorare il decoro urbano. In piazza Caporossi, inoltre, saranno installati nuovi contenitori dedicati alla raccolta differenziata, mentre il piano per la pulizia degli spazi pubblici dovrebbe vedere ulteriori sviluppi nel biennio 2025-26.

compostiera

Nonostante queste iniziative, rimane aperto il dibattito sull’opportunità persa con il mancato avvio della compostiera collettiva. L’esperienza di altri comuni dimostra che tali progetti possono generare benefici tangibili, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, riducendo le spese per la gestione dei rifiuti e incentivando la partecipazione attiva dei cittadini. Per Mathi, la decisione di accantonare un progetto così innovativo potrebbe rappresentare una battuta d’arresto nel percorso verso una gestione più sostenibile del territorio. Resta da vedere se, in futuro, Rocchietti e la sua amministrazione torneranno a considerare l’iniziativa o se il capitolo sarà definitivamente chiuso.

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