AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
11 Dicembre 2024 - 12:33
Casa Rifugio Mariposas: ecco come cambia la vita delle donne in difficoltà
Torino si conferma all’avanguardia nella lotta contro la violenza di genere con la riapertura di Casa Rifugio Mariposas, un luogo di rinascita per chi ha bisogno di protezione e supporto. Dopo la pausa forzata durante l’emergenza sanitaria, la struttura ha ripreso a funzionare, riportando al centro dell’attenzione il diritto di ogni donna a vivere lontano dalla paura e dalla violenza.
Situata in una sede segreta per garantire la massima sicurezza, Casa Rifugio Mariposas fa parte della rete del Centro Antiviolenza di Corso Unione Sovietica e offre alle donne vittime di violenza un progetto di accoglienza unico. La struttura accoglie fino a dieci ospiti, tutte segnalate dai servizi PRIS (Pronto Intervento Sociale), per un periodo iniziale di sei mesi, rinnovabili in base alle necessità. Questo tempo diventa un ponte verso una nuova vita, lontano dagli abusi e verso l'autonomia.
"È compito della nostra società proteggere le donne vittime di violenza", ha dichiarato Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche Sociali, Diritti e Pari Opportunità del Comune di Torino. "Con la riapertura di Casa Rifugio Mariposas, riprendiamo questa storia con una forma nuova, ma con la stessa determinazione."
Un impegno condiviso per il cambiamento
Il progetto è frutto di una collaborazione tra il Comune di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo, realizzato dall’Associazione Fermata d’Autobus Onlus in partnership con organizzazioni locali come la Cooperativa Sociale I Diritti di Emma, l’Associazione Culturale Gli Acrobati e Forme in Bilico APS. Questa sinergia ha dato vita al progetto Luna Nuova, che utilizza l’arte come strumento terapeutico per aiutare le donne a esprimere e affrontare i loro traumi.
Oltre ad accogliere donne vittime di violenza, Casa Rifugio Mariposas è un luogo che si rivolge anche a chi affronta ulteriori difficoltà, come problemi psichici o dipendenze. Il cammino verso la libertà è costruito con delicatezza e attenzione, tenendo conto delle fragilità di ognuna.
I dati mostrano quanto sia ancora lunga la strada da percorrere nella lotta contro la violenza di genere. Nel 2023, il Centro Antiviolenza di Torino ha ricevuto 815 contatti, tra cui 217 nuove prese in carico. Di queste, 92 donne avevano figli minorenni. Le forme di violenza denunciate comprendono:
106 casi di violenza psicologica;
157 episodi di violenza fisica;
31 denunce di abusi sessuali;
30 casi di stalking;
Diffusa violenza economica, una forma spesso sottovalutata.
Nei primi mesi del 2024, sono già stati registrati 270 nuovi casi e oltre 1000 contatti, segno che il fenomeno resta purtroppo attuale e drammaticamente diffuso.
Casa Rifugio Mariposas rappresenta più di una struttura: è un simbolo di speranza, un faro che illumina il cammino di donne che cercano una nuova vita. Come sottolineato dall’assessore Rosatelli: "Questa è una battaglia di civiltà che va combattuta da tutti noi. Non ci fermeremo qui: servono risposte sempre nuove e innovative, nell'interesse di tutta la società."
Ogni donna accolta in questa casa ritrova la possibilità di ricostruire la propria identità e la propria dignità, lontano dalla violenza e dal dolore. La riapertura di Casa Rifugio Mariposas ci ricorda che il cambiamento è possibile, ma richiede il coinvolgimento di tutti: istituzioni, associazioni e cittadini. Perché offrire un rifugio sicuro significa non solo proteggere, ma anche ridare speranza a chi ha subito troppo.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.