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Eredità Agnelli: Margherita contro gli Elkann, la battaglia legale continua

Margherita Agnelli e la disputa sull'eredità: nuove prove e implicazioni legali per la famiglia Elkann

Eredità Agnelli

Eredità Agnelli: Margherita contro gli Elkann, la battaglia legale continua (foto di repertorio)

È ripresa questa mattina al Tribunale di Torino la complessa causa civile che oppone Margherita Agnelli ai figli John, Lapo e Ginevra Elkann. Al centro della contesa c’è l’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli. L'udienza, originariamente fissata per il 2 dicembre, era stata rinviata di una settimana su richiesta dei legali degli Elkann.

Durante l’udienza odierna, l’avvocato Dario Trevisan, legale di Margherita, ha richiesto al giudice istruttore, Nicoletta Aloj, l’acquisizione degli atti dell’inchiesta penale avviata dalla Procura torinese. Secondo quanto dichiarato da Trevisan, “siamo confidenti che le nostre istanze verranno accolte”.
La questione principale riguarda i patti siglati nel 2004 in seguito alla morte di Gianni Agnelli, con i quali Margherita rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio di beni valutati oltre un miliardo di euro. Tuttavia, la figlia dell’Avvocato ha successivamente contestato tali accordi, sostenendo di non essere stata informata sulle reali dimensioni del patrimonio di famiglia.

In una nota ufficiale, i legali di Margherita Agnelli hanno sottolineato che la “vertenza è più che mai aperta” e hanno chiesto l’acquisizione delle prove raccolte nell’ambito dell’inchiesta penale, che vede gli Elkann indagati per frode fiscale e truffa ai danni dello Stato.
Secondo i legali, le indagini hanno confermato che Marella Caracciolo deteneva patrimoni significativi all’estero tramite trust, fondazioni e società offshore, patrimoni che non sarebbero stati debitamente rendicontati in sede civile.

È ripresa questa mattina al Tribunale di Torino la complessa causa civile che oppone Margherita Agnelli ai figli John, Lapo e Ginevra Elkann

La replica degli Elkann

Non si è fatta attendere la risposta dei legali di John, Lapo e Ginevra Elkann, che hanno definito le accuse come un “tentativo di strumentalizzazione”. Gli avvocati hanno ribadito la validità dei patti del 2004, sottolineando che Margherita aveva ricevuto un “ingente patrimonio” e aveva rinunciato a ogni pretesa futura.
Hanno inoltre precisato che “nessun giudice penale si è espresso sulla residenza di Marella Caracciolo né su altre questioni sollevate dalla controparte”.

Uno dei punti chiave del contenzioso è proprio la residenza abituale di Marella Caracciolo, che secondo i legali di Margherita era stabilmente in Italia. Questo dettaglio potrebbe avere implicazioni significative per la causa civile, in particolare per la gestione e la divisione del patrimonio familiare.

La giudice Nicoletta Aloj si è riservata la decisione sull’acquisizione della documentazione richiesta. Nel frattempo, il caso rimane aperto, con rilevanti implicazioni non solo per i membri della famiglia Agnelli, ma anche per l’immagine del prestigioso casato.

Questo processo rappresenta una delle battaglie legali più complesse e delicate della recente storia italiana, mettendo in discussione gli accordi di successione di una delle famiglie più influenti del Paese.

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