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07 Dicembre 2024 - 17:59
Il degrado si manifesta nei dettagli, nei piccoli disservizi che si accumulano fino a diventare insopportabili, nelle buche, nei lampioni a luce tenute, nell'erba alta e, in generale, nelle manutenzioni...
Ad Ivrea, una città che non perde occasione per vantare titoli altisonanti come "Città industriale patrimonio dell’UNESCO", c'è però un disservizio che supera di gran lunga tutti gli altri: il malfunzionamento degli ascensori del Movicentro.
Rappresentano una delle tante ferite aperte che l’Amministrazione comunale continua a ignorare e a non sapere come gestire.
E così, in questa cronaca del disinteresse, si inserisce l’ultimo episodio che ha dell’incredibile: una signora di 79 anni, rimasta intrappolata nell’ascensore, è svenuta ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale.
Non è in pericolo di vita ma poteva andare peggio, decisamente peggio...
Una tragedia sfiorata che, se da un lato evidenzia il pericolo, dall’altro conferma un’amara realtà: i cittadini di Ivrea devono fare i conti con infrastrutture pubbliche che semplicemente non funzionano.
Si scopre oggi che l'ascensore era rotto da giorni, ma nessuno si era premurato di mettere un cartello o un avviso. Nulla! Niente di niente...
A commentare quanto è accaduto è il consigliere comunale Massimiliano De Stefano (Azione - Italia Viva).
Ha rotto il silenzio con un lungo post sui social: “Mi sento in dovere di esprimere la mia solidarietà alla signora e alla sua famiglia. Quanto accaduto è inaccettabile e riflette una gestione carente da parte dell’amministrazione. Non possiamo più ignorare questi problemi, che incidono profondamente sulla qualità della vita di tutti noi”.
Un atto d’accusa vero e proprio ...
“Da oltre due settimane - scrive De Stefano - l’ascensore presenta seri problemi operativi. Le porte si aprono e chiudono senza alcun movimento della cabina, creando disagi per chi ne ha bisogno, specialmente persone anziane, genitori con passeggini e viaggiatori con bagagli. La mia volontà di non diffondere subito la notizia era dettata dalla speranza che il problema si potesse risolvere rapidamente attraverso i canali ufficiali. Ma a distanza di giorni, nulla è cambiato”.
Il consigliere sottolinea di aver avvisato personalmente un agente della polizia municipale che a sua volta gli avrebbe detto d'aver tempestivamente informato gli uffici competenti. Sia come sia, nonostante le segnalazioni, la situazione è rimasta invariata. Nessun intervento, nessun avviso agli utenti.
“È grave che, nonostante il problema fosse noto, l’amministrazione non abbia neanche predisposto un cartello per avvisare i cittadini”, aggiunge.
Il caso dell’anziana signora svenuta, per quanto drammatico, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che mettono in luce la cronica inefficienza nella gestione del Movicentro.
“Abbiamo passato un’intera estate con entrambi gli ascensori fuori uso. È inaccettabile che un servizio pubblico essenziale come questo rimanga in uno stato di degrado così prolungato. Ivrea non merita di essere trattata in questo modo”, stigmatizza De Stefano.
La polemica trova terreno fertile tra i cittadini, esasperati da una situazione che sembra non trovare soluzione.
“Questo non è un problema di oggi, ma di anni. Ogni volta è la stessa storia: guasti, promesse e silenzi. E intanto siamo noi a pagarne le conseguenze”, lamenta un pendolare che ogni giorno si trova a dover affrontare scale ripide con bagagli pesanti.
De Stefano, nel suo post, chiede un cambio di passo all’amministrazione e un intervento urgente per risolvere non solo il guasto attuale, ma anche per prevenire situazioni analoghe in futuro.
“Non possiamo più tollerare che queste problematiche vengano affrontate con superficialità. È nostro diritto esigere un servizio pubblico efficiente, così come è nostro dovere segnalare quando le cose non funzionano. Chiediamo che venga predisposto un piano d’azione specifico per la manutenzione degli ascensori pubblici e che venga garantito un monitoraggio costante dello stato delle infrastrutture”.
Parole dure come la pietra, che puntano il dito contro una giunta troppo spesso accusata di gestire la città con una logica emergenziale, senza una visione strategica.
“Chiediamo non solo la riparazione materiale dell’ascensore, ma un cambiamento nella cultura amministrativa che ponga al centro l’ascolto dei cittadini e l’efficienza dei servizi pubblici. La trasparenza e la disponibilità al dialogo devono essere una priorità”, conclude il consigliere.
Resta una domanda... L'Amministrazione comunale avrà chiesto scusa alla malcapitata?
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