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07 Dicembre 2024 - 00:41
La storia si ripete, e questa volta è finita male. Una donna di 79 anni ha vissuto attimi di autentico terrore nella stazione ferroviaria, rimanendo intrappolata nell’ascensore del binario 1.
Con difficoltà motorie e una stampella a sostenerla, l’anziana aveva deciso di affidarsi al dispositivo mobile per evitare le scale, ma quello che doveva essere un aiuto si è trasformato in un incubo.
Poco dopo aver premuto il pulsante, l’ascensore si è bloccato. Nessuna possibilità di salire, scendere o chiedere aiuto: la cabina si è trasformata in una trappola.
Colta dal panico e dalla claustrofobia, la donna ha cercato con tutte le sue forze di liberarsi. Ha premuto più volte i tasti interni e battuto sulle pareti metalliche con la sua stampella, sperando che qualcuno, fuori, potesse sentirla. Ma ogni tentativo è stato vano. Lo stress e il terrore accumulati l’hanno portata infine a perdere i sensi, lasciandola sola e priva di conoscenza all’interno della cabina.
A trovarla, fortunatamente, sono state due persone di passaggio che, utilizzando la tastiera esterna, sono riuscite ad aprire l’ascensore. Quando le porte si sono aperte, la scena è stata scioccante: l’anziana era riversa a terra, in uno stato di incoscienza. Subito soccorsa, è stata trasportata all’ospedale di Ivrea, dove i medici hanno confermato che, nonostante il forte spavento, la donna era in buone condizioni e non aveva subito conseguenze fisiche rilevanti.
Il caso riapre l’annoso capitolo degli ascensori nella stazione. Questi dispositivi sembrano perseguitati da una sorta di “maledizione”: se non sono fuori uso per atti vandalici, si bloccano quando qualcuno li utilizza. Gli ascensori erano stati danneggiati durante l’estate e riparati soltanto a settembre, dopo mesi di attesa per i pezzi di ricambio. Una lunga agonia che aveva messo in difficoltà soprattutto anziani e persone con disabilità, costretti a rinunciare a spostarsi in autonomia.
Nonostante i lavori di manutenzione, però, episodi come questo continuano a sollevare seri dubbi sull’efficienza e la sicurezza delle infrastrutture. Chi utilizza quotidianamente la stazione non ha mai smesso di lamentarsi, segnalando come gli ascensori siano più spesso fuori servizio che realmente funzionanti.
“Non ci si può fidare. Ogni volta che salgo in ascensore, mi chiedo se arriverò a destinazione o rimarrò bloccato ...” racconta un pendolare esasperato. Il rischio di restare intrappolati sembra ormai parte del quotidiano per i passeggeri che si affidano a questi impianti.
L’episodio della 79enne, madre del titolare di un bar nel centro storico, rappresenta molto più di un semplice disservizio. La vicenda mette in luce l’urgenza di un intervento serio e definitivo.
L’inefficienza delle infrastrutture ferroviarie peraltro si somma a un problema di sicurezza che potrebbe avere conseguenze ben più gravi, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione.
Chi è responsabile della gestione degli ascensori della stazione?
E perché, nonostante i guasti ripetuti, non si è ancora trovata una soluzione che garantisca il funzionamento continuo e sicuro di questi dispositivi?
E mentre tentiamo di darci "retoricamente" una risposta, la stazione si conferma un luogo dove la mobilità è tutto tranne che garantita.
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