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Ciclismo
03 Dicembre 2024 - 09:02
Marco Bussone
La grande partenza della Vuelta España 2025 dal Piemonte, prevista per fine agosto, rappresenta un evento storico per l’Italia e un’opportunità straordinaria per le montagne piemontesi. A sottolinearlo sono Roberto Colombero, Presidente di Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale di Uncem, che non nascondono l’entusiasmo: “Il ciclismo è montagna, e la montagna è ciclismo”.
Dopo il successo delle tappe del Giro d’Italia e la presenza del Tour de France, l’arrivo della Vuelta segna una novità assoluta, che punta a consolidare il ruolo del Piemonte come palcoscenico privilegiato del ciclismo mondiale. “Con la Regione abbiamo lavorato per anni sull’emulazione delle corse professionistiche, promuovendo itinerari che sono diventati un punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo”, spiegano Colombero e Bussone.
Tra le tappe piemontesi più attese della Vuelta spiccano quella di Ceres, sul tracciato della storica Ciriè-Pian della Mussa, e quella di Limone Piemonte, scenario di memorabili imprese ciclistiche. A queste si aggiunge una suggestiva “wine stage” attraverso le colline dei grandi vini, che rappresenta un richiamo sia sportivo che enogastronomico. “Questi percorsi sono preziosi per esaltare i territori e le gesta dei campioni, offrendo a ogni appassionato la possibilità di ripercorrere le strade del grande ciclismo”, sottolineano i vertici di Uncem.
La promozione di un ciclismo “da emulare” è al centro delle strategie di sviluppo sostenibile dei territori montani. “Sempre più Comuni e Unioni montane stanno seguendo il modello di Terres Monviso, chiudendo alcune strade al traffico automobilistico per favorire il passaggio esclusivo dei ciclisti. Questo è il futuro, e il Piemonte può guidare il cambiamento”, aggiunge Colombero.
Uncem ha realizzato una guida dedicata agli itinerari del grande ciclismo piemontese, con 28 tappe che ripercorrono le imprese di leggende come Fausto Coppi, Marco Pantani e i campioni di oggi come Filippo Ganna e Tadej Pogačar. Il documento, scaricabile online, è già diventato un riferimento per chi vuole esplorare le strade che hanno fatto la storia dello sport su due ruote.
Roberto Colombero non ha dubbi sull’impatto positivo dell’evento: “La partenza della Vuelta e l’accordo con ASO sono una vetrina internazionale per il nostro territorio. Siamo pronti ad accogliere milioni di appassionati di ciclismo, che con le loro biciclette, tradizionali o e-bike, potranno scoprire il fascino delle nostre montagne e dei nostri vini. Il Piemonte è ciclismo, emozione e avventura”.
Con il sostegno della Regione e un forte impegno dei territori montani, l’obiettivo è chiaro: fare della Vuelta un volano per il turismo sostenibile, attirando cicloturisti da tutta Europa. Un modello da replicare e un’opportunità che il Piemonte non intende sprecare.
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