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Emergenza residenze: studenti pronti a diffidare EDISU

Centinaia di studenti costretti a lasciare le residenze universitarie per ospitare gli atleti delle Universiadi

Emergenza residenze

Emergenza residenze: studenti pronti a diffidare EDISU (foto di repertorio)

L’emergenza abitativa degli studenti universitari si fa sempre più pressante nel capoluogo piemontese, dove il caro affitti ha raggiunto un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, con una stanza singola che ora costa in media 410 euro al mese. In questo contesto, l’EDISU Piemonte, ente che dovrebbe garantire i posti letto pubblici agli studenti, è finito al centro di una polemica che potrebbe sfociare in un’azione legale senza precedenti.

Tra il 20 dicembre 2024 e il 31 gennaio 2025, centinaia di studenti assegnatari di posto letto nelle residenze di Lingotto, Olimpia e Villa Claretta saranno sfrattati per fare spazio agli atleti dei Giochi Mondiali Universitari (le Universiadi).
La decisione ha scatenato l’indignazione del Coordinatore dell’Unione degli Universitari Torino (UDU), Pasquale Scordo, che ha definito il provvedimento "assolutamente inaccettabile".

«Già viviamo una crisi che è ben lontana dall’essere risolta, con strutture inadatte, insufficienti posti letto e una totale mancanza di investimenti nel pubblico. Davanti a questa situazione, le misure proposte dall’EDISU Piemonte sono gravemente insufficienti», ha dichiarato Scordo.

Damiano Di Giovanni, membro dell’esecutivo nazionale dell’UDU, rincara la dose: «Ci sembra assurdo che la realizzazione di un evento importante come le Universiadi debba gravare sulla comunità studentesca. Costringere gli studenti a lasciare il proprio posto letto in un periodo cruciale come la chiusura del primo semestre è inaccettabile».
Le modalità con cui verranno gestiti gli sfratti, aggiunge, non sono ancora state chiarite.

L’emergenza abitativa degli studenti universitari si fa sempre più pressante nel capoluogo piemontese, dove il caro affitti ha raggiunto un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, con una stanza singola che ora costa in media 410 euro al mese

Critiche alle misure compensative

Le misure annunciate dall’EDISU prevedono un’alternativa tra il garantire un posto letto o una restituzione economica di 8,18 euro al giorno, una proposta che Scordo definisce «uno schiaffo alla comunità studentesca».
«Non è dato sapere dove verranno ricollocati gli studenti. Una cifra così irrisoria non rappresenta una soluzione dignitosa», continua il Coordinatore dell’UDU.

A peggiorare il clima di tensione, Scordo accusa l’ente di una "passerella propagandistica" sui social, in cui le Universiadi vengono celebrate come "un’occasione unica per portare il sistema universitario piemontese sotto i riflettori internazionali". Secondo l’UDU, il rischio è invece quello di un «disastro annunciato».

Di fronte a questa situazione, l’Unione degli Universitari Torino si prepara a intraprendere un’azione formale di diffida contro EDISU Piemonte.
«Offriremo assistenza legale gratuita per le studentesse e gli studenti che vogliono tutelarsi», annuncia Scordo.

Gli studenti interessati, assegnatari di un posto letto nelle residenze coinvolte, possono contattare il sindacato studentesco all’indirizzo email unionedegliuniversitaritorino@gmail.com. Per aderire sarà necessario presentare un documento di identità, mentre tutte le spese legali saranno coperte dall’Unione degli Universitari.

Nei prossimi giorni, l’associazione avvierà una campagna di raccolta delle manifestazioni di interesse per ampliare il fronte di opposizione.
«Non possiamo permettere che gli studenti siano vittime sacrificali di un evento che dovrebbe promuovere la comunità universitaria, non calpestarla», conclude Scordo.

La vicenda riaccende i riflettori sul tema dell’emergenza abitativa universitaria, un problema che a Torino sembra aggravarsi con il passare degli anni. Gli studenti chiedono ora risposte concrete e un impegno reale da parte delle istituzioni, affinché episodi come questo non si ripetano in futuro.

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