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28 Novembre 2024 - 09:16
Italia paralizzata dallo sciopero: sarà un venerdì nero per tutti
Venerdì 29 novembre si preannuncia una giornata di forti disagi per i cittadini e i lavoratori italiani, con uno sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo Meloni. La protesta coinvolgerà tutti i settori, sia pubblici che privati, con particolari ricadute sul trasporto pubblico, aereo e marittimo, ma con un'eccezione: i treni, che resteranno operativi.
Lo sciopero si articolerà in diverse modalità a seconda del settore. Per i lavoratori privati e pubblici, tra cui metalmeccanici, edili, agricoli, chimici e statali, la protesta durerà 8 ore, con alcune categorie che potrebbero fermarsi per l'intero turno. Più limitato sarà lo stop per il trasporto pubblico locale e aereo, ridotto a sole 4 ore, in conformità con le misure di precettazione previste dal governo.
La riduzione dei disagi nei trasporti
Per i trasporti passeggeri, la precettazione impone orari specifici. I voli, compresi quelli dei controllori di volo, saranno sospesi dalle 10 alle 14, mentre bus, metro, tram, navi e traghetti si fermeranno dalle 9 alle 13, rispettando le fasce di garanzia. Unica eccezione, i treni, che non sono soggetti alla protesta e garantiranno la circolazione regolare durante tutta la giornata. Questo ha già avuto un impatto concreto, con la compagnia Ita Airways che ha annullato 68 voli, di cui 18 internazionali e 50 domestici, in vista dello sciopero.
Lungo la stessa linea, i vigili del fuoco incroceranno le braccia dalle 10 alle 14, mentre i taxi saranno fermi per l'intera giornata. Le proteste coinvolgeranno anche i settori della scuola, della sanità e della giustizia, creando non pochi disagi in tutto il paese.
Lo sciopero arriva in un contesto di scontro diretto tra i sindacati e il governo. Al centro della polemica c’è la decisione del ministro Matteo Salvini di ordinare la precettazione per il trasporto pubblico, una misura che ha scatenato le ire di Cgil e Uil. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha definito la decisione una “follia” e ha ribadito che i sindacati hanno sempre rispettato le regole. Salvini, dal canto suo, ha accusato i sindacati di fare politica, vedendo in Landini un possibile candidato per la sinistra.
Lo sciopero generale paralizzerà l'Italia
Le divergenze non si limitano solo alle questioni di mobilità. Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil, ha parlato di un “film già visto”, riferendosi all’uso della precettazione che, a suo dire, è ormai un gioco di Salvini. Ma la polemica si è estesa anche alla Commissione di garanzia sugli scioperi, accusata dai sindacati di essere "ormai di parte".
Cgil e Uil scendono in piazza per chiedere modifiche alla legge di bilancio, criticando le scelte economiche del governo. La protesta, che si svolgerà in 43 piazze italiane, è focalizzata su richieste concrete: aumentare i salari e le pensioni, finanziare adeguatamente i settori di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha parlato di uno sciopero "consistente" e ha promesso che la mobilitazione non si fermerà finché non saranno ascoltate le richieste. Anche Pierpaolo Bombardieri ha ribadito la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche economiche del governo, mentre al termine della giornata di proteste chiuderà la manifestazione di Napoli.
Non mancano però divergenze anche all'interno del movimento sindacale. Luigi Sbarra, leader della Cisl, ha definito lo sciopero generale "sbagliato" nel merito e nel metodo, anche se ha precisato che la sua organizzazione rispetta la decisione di Cgil e Uil. La Cisl, infatti, aveva scelto di non aderire alla protesta, considerandola prematura, in quanto la manovra era ancora in fase di definizione al momento della proclamazione dello sciopero.
Il governo, da parte sua, ha confermato la sua posizione sullo sciopero, con Matteo Salvini che ha difeso la decisione di precettare i trasporti, accusando i sindacati di ostacolare la libertà di movimento dei cittadini e di utilizzare la protesta come strumento politico. Le polemiche, quindi, continuano a infiammare il dibattito, con un governo che si mostra determinato a non fare concessioni sul piano economico e un fronte sindacale che, invece, preme per una revisione radicale delle politiche del governo Meloni.
Lo sciopero generale del 29 novembre si prospetta come un evento di portata significativa, con impatti su molti settori chiave del paese. Il confronto tra governo e sindacati sembra destinato a intensificarsi nei prossimi giorni, con le parti in causa che si preparano a nuove manifestazioni e, probabilmente, a un lungo braccio di ferro sulle scelte economiche future. Nel frattempo, i cittadini si preparano a una giornata di disagi, tra trasporti limitati e servizi pubblici a rischio. La sfida sul futuro dell’Italia, dunque, continua, con la manovra di bilancio come punto centrale del conflitto sociale.
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