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Mega acquedotto del Canavese, Smat riceve il Comitato: "Vogliamo sconti sulle bollette dell'acqua"

I rappresentanti del Comitato Spontaneo Frazioni Praie-Bosco hanno incontrato i vertici dell'azienda e messo sul tavolo le loro richieste

Canavese

Il Comitato del Canavese chiede garanzie sulle bollette dell'acqua

Con un approccio innovativo e apolitico, è stato ufficialmente costituito il Comitato Spontaneo Frazioni Praie-Bosco, una realtà che si distingue come la prima nel suo genere in Canavese. Composto da 87 membri, rappresenta un punto di riferimento per i residenti e i proprietari delle due frazioni del Comune di Locana. Questo comitato è nato con l’obiettivo di tutelare gli interessi della comunità locale, cercando di fare da ponte tra le istituzioni e i cittadini per garantire un dialogo costruttivo e trasparente.

Al centro delle attività del Comitato vi è l’importante progetto della SMAT: la costruzione dell’acquedotto della Valle Orco. Quest’opera pubblica, dal valore complessivo di oltre 250 milioni di euro, prevede la realizzazione di 140 chilometri di condotte che porteranno acqua potabile a 48 comuni, tra cui Cuorgnè, Castellamonte, Ivrea e Rivarolo, raggiungendo circa 120.000 utenti. Sebbene l’acquedotto sia una risorsa indispensabile per l’intero territorio, i lavori hanno avuto un impatto significativo sulle frazioni Praie e Bosco, rendendo necessaria una rappresentanza ufficiale che potesse far valere i diritti dei cittadini e affrontare questioni legate agli espropri e alle opere di compensazione.

Il primo passo significativo del Comitato è stato l’incontro con la SMAT, che ha risposto tempestivamente alle richieste di dialogo. Il 14 novembre, presso il Centro Risanamento Acque di Castiglione Torinese, i rappresentanti del Comitato – Demis Carlino, Rodolfo Giorgis e Roberto Vitton Gomma – hanno avuto modo di esporre le loro istanze direttamente al presidente della SMAT, Paolo Romano, affiancato dall’amministratore delegato Armando Quazzo e dal direttore generale Marco Acri. La presenza dei massimi vertici aziendali ha dimostrato l’importanza che SMAT attribuisce al confronto con la comunità locale.

“Abbiamo portato sul tavolo tutte le problematiche che riguardano i nostri territori,” ha dichiarato Demis Carlino, aggiungendo che “era fondamentale chiarire diversi aspetti legati agli espropri e ai lavori in corso, per tutelare i diritti dei proprietari e garantire il rispetto del territorio.”

I rappresentanti del Comitato hanno incontrato Smat

Durante l’incontro sono stati affrontati numerosi temi, tra cui le modalità di comunicazione degli espropri, la definizione di indennizzi equi per i terreni occupati e il ripristino delle aree utilizzate a uso cantiere. Il Comitato ha anche avanzato proposte concrete come la creazione di un’area verde per le frazioni, la possibilità di uno sconto sulla bolletta dell’acqua per i residenti, l’installazione di un impianto di irrigazione e la manutenzione della chiesa di Praie. Inoltre, è stato chiesto un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte future, soprattutto per quanto riguarda l’impiego di terreni non preventivamente segnalati come parte dei lavori.

“Non vogliamo solo essere ascoltati, ma essere parte attiva nelle decisioni,” ha sottolineato Roberto Vitton Gomma. “È fondamentale che chi lavora sul nostro territorio consideri le esigenze di chi ci vive.”

L’incontro ha avuto esiti costruttivi. La SMAT ha accolto molte delle richieste e si è riservata del tempo per fornire risposte più dettagliate su alcuni temi complessi. Il Comitato Spontaneo Frazioni Praie-Bosco ha ribadito la propria disponibilità a collaborare per risolvere situazioni ancora in sospeso, come la ricezione delle raccomandate relative agli espropri e lo stato dei pagamenti, che in alcuni casi non sono stati completati.

Questa iniziativa rappresenta un caso unico in Canavese, evidenziando l’importanza del dialogo tra cittadini e istituzioni. Nonostante sia stato costituito meno di due mesi fa, il Comitato ha già posto le basi per diventare un modello di partecipazione attiva e costruttiva. Come sottolineato dai suoi rappresentanti, il principale obiettivo resta quello di tutelare il benessere delle frazioni, garantendo che l’impatto dell’opera sia bilanciato da benefici concreti per la comunità locale.

Oltre al dialogo con SMAT, il Comitato si prepara ora a interfacciarsi con il Comune di Locana e l’Unione Montana Gran Paradiso, chiedendo un’attenzione maggiore alle problematiche sollevate. “Questa è solo la prima fase di un percorso lungo ma necessario,” ha dichiarato Rodolfo Giorgis, aggiungendo che “il nostro scopo è fare il bene delle frazioni e costruire un clima di fiducia con tutte le parti coinvolte.”

Questa prima fase operativa del Comitato segna un passo importante per il futuro delle frazioni Praie e Bosco. Non si tratta solo di una risposta puntuale a un’opera pubblica, ma di un esempio di come una comunità possa unirsi e diventare protagonista del proprio destino. Un inizio promettente, che potrebbe ispirare altre realtà del territorio a seguire lo stesso percorso.

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