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Valli di Lanzo
27 Novembre 2024 - 19:18
Michela Vittoria Brambilla
A Vana, una frazione immersa nella quiete montana del Comune di Ceres, si combatte una battaglia invisibile ai più ma cruciale per un’intera comunità felina. Enrico Peretti, villeggiante nella zona, da anni si dedica con altri pochi volontari alla cura di questi animali. Una missione che definisce con amarezza come "un'impresa solitaria", portata avanti tra difficoltà economiche e l'indifferenza delle istituzioni.
"Ogni anno il numero dei gatti aumenta con nuove nascite", racconta Peretti, "e noi, da soli, cerchiamo di offrire loro un futuro: cibo, cure veterinarie e, laddove possibile, sterilizzazioni".
Ma il peso di questa responsabilità non è facile da sostenere. Malattie come la rinotracheite, altamente contagiosa e letale per i soggetti più deboli, richiedono interventi tempestivi.
"Se non curate per tempo, queste patologie possono spazzare via intere colonie", spiega, evidenziando il rischio di un'epidemia che colpirebbe non solo i gatti ma anche l'equilibrio dell’intero ecosistema locale.
Peretti e il suo gruppo di volontari hanno bussato a molte porte. Dal Comune di Ceres alle associazioni feline, fino ad arrivare alla Camera dei Deputati con un appello all'onorevole Michela Vittoria Brambilla. Ma il risultato, finora, è stato solo un silenzio assordante.
"Abbiamo segnalato al Comune che la Regione Piemonte stanzia fondi specifici per le colonie feline", sottolinea, "ma anche in questo caso non c'è stata alcuna risposta concreta".
Nonostante l'impegno incessante, le risorse non bastano.
"Quest’anno abbiamo speso cifre ingenti, autofinanziandoci per sterilizzare alcune femmine. Ma da soli non possiamo andare avanti". La mancanza di supporto istituzionale rischia di trasformare una situazione già critica in un'emergenza ingestibile.
"Se non ci sarà un controllo serio e una collaborazione concreta, il numero dei gatti continuerà a crescere in modo esponenziale", avverte Peretti, che teme il peggior scenario: non riuscire più a trovare famiglie disposte ad accogliere i cuccioli.
La storia di questa piccola colonia felina è un microcosmo che riflette un problema ben più ampio: la gestione del randagismo animale, troppo spesso lasciata sulle spalle dei privati cittadini.
Eppure, Enrico Peretti non si arrende. La sua battaglia è fatta di piccoli gesti quotidiani, di mail inviate senza ottenere risposta, di cure somministrate con amore. "Non ho certezze, ma provo tutte le strade possibili. Questi animali meritano di più".
A Vana, tra i boschi del Ceres, c’è chi continua a lottare, perché ogni vita conta.
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