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Personale scolastico prestato ad un’altra scuola. Chi paga?

Cafasse e Balangero rinnovano il patto per la scuola: al centro le mense scolastiche e il personale ATA

Personale scolastico prestato ad un’altra scuola. Chi paga?

Il Comune di Cafasse e l'Istituto Comprensivo Statale di Balangero hanno rinnovato la convenzione che regola la gestione delle mense all’interno delle scuole dell'infanzia di Cafasse. Nello specifico, l'accordo prevede che i collaboratori scolastici impiegati presso l'istituto di Balangero, si occupino anche della distribuzione delle merende e della pulizia dei refettori delle scuole di Cafasse.

L'obiettivo principale dell'accordo è quello di assicurare la continuità di un servizio essenziale come quello della mensa scolastica, garantendo al contempo un'efficiente gestione delle risorse. La scelta di affidare queste attività al personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) di Balangero permette di ottimizzare l'organizzazione e, soprattutto, di ridurre i costi.

È quanto emerge dalle parole dell’Amministrazione, che dichiara la necessità di avvalersi di questa convenzione perché “il Comune di Cafasse non ha alle proprie dipendenze personale disponibile per effettuare i sopraccitati servizi”. 

A questo punto, può sorgere un dubbio. Ma chi si deve occupare delle mense? Le scuole o gli enti locali? E soprattutto, com’è possibile che i dipendenti di una scuola vengano prestati ad un’altra scuola per svolgere alcuni lavori?

Partiamo dal considerare che la gestione delle mense scolastiche è un tema complesso che coinvolge diverse figure e istituzioni. Un accordo fondamentale che ci permette di rispondere alle domande è il protocollo d'intesa del 2000, nato in seguito al passaggio del personale ATA dalle dipendenze degli enti locali allo Stato. 

Questo accordo ha l'obiettivo di definire i compiti di ciascuno: da un lato la scuola, con il suo personale ATA, dall'altro il Comune. In particolare, per quanto riguarda le mense, il protocollo stabilisce che:

  • La scuola si occupa della pulizia del refettorio, della vigilanza durante i pasti e della comunicazione al Comune del numero dei pasti necessari.
  • Il Comune si occupa della preparazione dei pasti, del trasporto, della fornitura delle stoviglie e di tutte le attività legate alla distribuzione e al consumo dei pasti.

Non sempre, però, i Comuni riescono a svolgere tutte le attività previste. In questi casi entra in gioco quello che viene chiamato “funzioni miste": il personale ATA potrebbe essere chiamato a svolgere compiti che, in teoria, spetterebbero al Comune. 

Quando ciò accade, scuola e Comune devono stipulare una convenzione specifica. Il Comune si impegna a versare un contributo economico alla scuola per remunerare il personale ATA che svolge queste funzioni aggiuntive.

È quello che prevede l’accordo rinnovato tra il Comune di Cafasse e l’Istituto Comprensivo Statale di Balangero. L’Amministrazione si impegna a “spendere 955,45 euro per ciascuna attività prevista, per un totale di 1.910,90 euro per anno scolastico, da liquidarsi in un'unica soluzione entro luglio 2025.

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