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Francesco Montinaro e la sua Honda di carta: quando i sogni prendono forma

A soli 19 anni, un giovane talento del Canavese realizza una moto CR 500 in carta: premiato all’EICMA da Honda, trasforma passione e dedizione in un capolavoro unico

Francesco Montinaro e la sua Honda

Francesco Montinaro e la sua Honda

Ci sono storie che nascono da materiali semplici, quasi insignificanti, come un foglio di carta. Ma è nelle mani di chi sogna che questi materiali si trasformano in opere straordinarie. Francesco Montinaro, 19 anni, di Salerano Canavese, ha preso quel sogno, lo ha piegato, tagliato, incollato e lo ha trasformato in una moto da lasciare senza fiato.

Nato e cresciuto con una doppia passione – la costruzione di oggetti con la carta e il mondo delle due ruote – Francesco si è diplomato quest’anno all’Itis Camillo Olivetti di Ivrea, specializzandosi in meccanica, meccatronica ed energia. Ma ciò che ha fatto dopo il diploma va ben oltre i manuali scolastici. “Tre anni fa mi sono detto: perché non unire le due passioni per creare qualcosa di veramente bello?”, racconta al telefono con una voce che tradisce emozione e orgoglio.

E così è nata la sfida: realizzare un modello in scala di una Honda CR 500 interamente in carta. Un progetto titanico, che ha richiesto 9 mesi di lavoro minuzioso, preceduti da altri 2 mesi dedicati alla progettazione di ogni singolo componente. “Volevo che fosse perfetta, funzionante nei dettagli, e così ho smontato e ricreato ogni pezzo della moto: pistone, biella, cilindro, candela… fino alla catena, che ruota realmente, e alle sospensioni, che funzionano.”

Francesco Montinaro

Il risultato? Una replica fedele e incredibile, composta da 90 componenti smontabili, un modello che non solo ha stupito gli appassionati di moto, ma ha attirato l’attenzione del gigante giapponese Honda. Francesco è stato invitato a esporre la sua creazione nello stand principale di Honda all’EICMA, il salone internazionale del ciclo e motociclo di Milano, dal 5 al 10 novembre 2024. Qui, la sua moto di carta ha conquistato non solo i visitatori, ma anche i manager del colosso nipponico, che gli hanno conferito un riconoscimento ufficiale.

“È stato incredibile,” racconta, ancora incredulo, “vedere la mia moto esposta accanto a quelle vere, sentire le persone fermarsi e chiedermi come fosse possibile. Mi hanno premiato per il mio estro e per aver creduto nel mio sogno. Mi hanno detto che il mio lavoro incarna il loro motto, ‘Power of Dreams’.”

Non si tratta solo di una moto, ma del simbolo di ciò che si può ottenere con dedizione e passione. Francesco vuole che la sua storia sia un esempio per altri giovani. “Se credi davvero in qualcosa e lavori con costanza, puoi farcela,” dice con la stessa convinzione con cui ha affrontato ore di tagli e piegature, trasformando un’idea in un capolavoro.

Il progetto non si ferma qui. Francesco è stato inserito in un programma di customer experience di Honda, dedicato a coloro che hanno intrecciato una storia unica con il marchio. E chissà che il suo lavoro non diventi un punto di partenza per nuove avventure creative.

Nel frattempo, la sua moto di carta continua a raccontare una verità semplice e potente: i sogni, se costruiti con passione, possono diventare reali. Basta crederci.

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