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21 Novembre 2024 - 12:22
Airbag esplosivi (foto d'archivio)
Altroconsumo ha annunciato l'avvio di una class action contro Stellantis N.V. e Groupe PSA Italia, accusate di gravi inefficienze nella gestione del richiamo degli airbag difettosi montati su Citroen C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019. Il difetto, legato agli airbag prodotti dalla società Takata, ha messo in difficoltà oltre 170.000 automobilisti, molti dei quali si sono trovati impossibilitati a utilizzare il proprio veicolo o hanno dovuto affrontare costi imprevisti per la sostituzione degli airbag.
La denuncia di Altroconsumo evidenzia che la campagna di richiamo non è stata gestita in modo efficace. I reclami raccolti dall'organizzazione sottolineano come, nella maggior parte dei casi, l'intervento di sostituzione non sia mai avvenuto, lasciando gli automobilisti in una situazione di forte disagio e insicurezza. Secondo quanto riportato, sono stati coinvolti 154.482 proprietari di Citroen C3 e 18.846 di DS3.
Altroconsumo ha presentato un ricorso al Tribunale di Torino, chiedendo un risarcimento pari a 17,24 euro per ogni giorno di ritardo nella sostituzione degli airbag, calcolato sul costo medio giornaliero del noleggio di un'auto di piccole dimensioni. Questo equivale a 517,20 euro per ogni mese di mancata sostituzione. Inoltre, l’organizzazione richiede ulteriori 1.500 euro a titolo di danni non patrimoniali per ogni automobilista coinvolto.
L’udienza per discutere il caso è stata fissata per la fine di febbraio 2025. Altroconsumo invita tutti i consumatori interessati a partecipare alla class action, sottolineando l'importanza di far valere i propri diritti. La vicenda degli airbag esplosivi è ormai un caso emblematico, evidenziando l’urgenza di un approccio più responsabile e trasparente da parte delle case automobilistiche nel gestire problemi di sicurezza così rilevanti.
Questo episodio rappresenta un serio monito per l'industria automobilistica, ribadendo la necessità di adottare misure efficaci per proteggere i consumatori da rischi e disagi evitabili. Con la class action, Altroconsumo si propone di ottenere giustizia per migliaia di automobilisti, ponendo le basi per un cambiamento significativo nel settore.
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