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Svolta per chi ha un amico a quattro zampe: arriva la "mutua" per gli animali domestici

In tutta la regione apriranno 15 ambulatori sociali veterinari, un servizio gratuito per curare gli animali d'affezione

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Svolta per chi ha un amico a quattro zampe: arriva la prima forma di "mutua per gli animali domestici.

In tutta la regione apriranno 15 ambulatori sociali veterinari, un servizio gratuito per curare gli animali d'affezione.

E uno di questi aprirà a Settimo Torinese e sarà punto di riferimento per tutta l'Asl TO4.

Il primo è stato inaugurato a lo scorso 16 giugno a Biella ed offre un servizio gratuito per curare gli animali d'affezione che vivono con le persone in carico ai servizi sociali.

Domani, mercoledì 12 luglio, aprirà quello di Verbania.

Subito dopo quello di Settimo Torinese. L'inaugurazione si terrà giovedì 13 luglio alle 10 in via Regio Parco 64 all'interno della sede degli ambulatori dell'Asl TO4. 

All'evento parteciperà anche l'assessore regionale Chiara Caucino

L'ASSESSORE AL BENESSERE ANIMALE, CHIARA CAUCINO 

Nelle prossime settimane toccherà a quelli di Torino, Novara, Arona, Vercelli, Borgosesia, Alessandria, Asti, Omegna, Domodossola, Collegno, Settimo Torinese, Moncalieri e Cuneo.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore regionale al Benessere animale Chiara Caucino, si pone come un fiore all’occhiello per il Piemonte e, allo stesso tempo, una pietra miliare nel sostegno alle persone più disagiate, per le quali un’animale di affezione rappresenta molto più di un amico, ma un vero e proprio compagno di vita che dona amore e affetto con comprovati effetti anche terapeutici sull’umore e contro il senso di solitudine.

Il presidente Alberto Cirio, che ha voluto essere presente alla prima inaugurazione di Biella, ha dichiarato che “ci occupiamo del benessere animale perché abbiamo a cuore quello delle persone. È provato scientificamente quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili. Sono molto orgoglioso che il Piemonte sia tra le prime Regioni in Italia, se non la prima, a offrire questo genere di prestazione. Iniziamo un percorso che va in una direzione ben precisa: le cose si fanno per gradi, ma posso dire che questo è un primo, fondamentale e importantissimo passo verso la mutua per gli animali”.

UN PROGETTO DA 315MILA EURO

L'Assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano spiega: "Sono stati stanziati 315.000 euro per gli ambulatori veterinari piemontesi per dare gambe a una iniziativa concreta a favore della salute degli animali portata avanti dall'assessore Caucino, sempre sensibile al tema. La loro presenza in famiglia è sempre più preziosa e la politica dà ascolto alle esigenze dei propri cittadini".

L'ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO ANDREA TRONZANO

UN PROVVEDIMENTO CONTRO L'ABBANDONO

L’assessore Caucino ha poi evidenziato che “la situazione di profonda crisi economica dopo la pandemia ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali d’affezione. Per tale ragione gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia del proprio animale, evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà”.

ALCUNI DATI

In Italia gli animali da compagnia sono più numerosi degli esseri umani: 62,1 milioni, di cui oltre 8 milioni sono cani, preferibilmente di taglia media e piccola, più adatti alla vita in appartamento e ai contesti urbani (dati Report annuale ASSALCO-Zoomark). I gatti, invece, sono ben 10 milioni.

INFOGRAFICA DA ASSALCO-ZOOMARK

La Lav (Lega Anti Vivisezione) stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. 

L’abbandono è un reato punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro. 

I COSTI

Ma quanto spendono gli italiani per prendersi cura dei loro più fedeli amici? La risposta arriva da una recente indagine Altroconsumo, che ha analizzato i costi di una prima visita per un cucciolo di sei settimane.

Sei città sotto la lente di Altroconsumo

Il Reportdi ALTROCONSUMOquest’anno fa seguito a quello realizzato nel 2022 che aveva indagato sul rapporto degli italiani con i propri animali domestici: dall’indagine emergeva che la spesa media annuale per un cane ammontasse a circa 1.562 €, di cui 341 per spese mediche.

Quest’anno per condurre questa nuova analisi sono stati interpellati 149 tra ambulatori e cliniche veterinarie in 6 diverse città italiane (Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino).

Oltre al confronto tra i prezzi delle prime visite, sono stati analizzati gli orari di apertura anche il servizio di pronto soccorso – se presente e in quale modalità – e il costo della spesa per l’applicazione del microchip, obbligatorio per legge per i cani.

LA TABELLA PUBBLICATA DA ALTROCONSUMO

Quanto costa la prima visita

Dall’indagine si registra una differenza notevole di costi per la prima visita veterinaria tra una città e l’altra: normalmente le città del sud sono più economiche.

Torino è tra le più care, invece.

Venti ambulatori su 149 contattati propongono una prima visita gratuita per conoscere l’animale.
In media, si spendono dai 39 euro a Napoli ai 43 a Roma.
A Milano, Torino e Bari diverse strutture arrivano però a chiedere più di 80 euro. In generale, gli ambulatori risultano più economici delle cliniche.

L’applicazione del microchip

Per quanto riguarda l’applicazione del microchip, obbligatorio per legge per i cani, nella stessa città si va da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 65. In media, a Bari si spendono 34 euro mentre a Milano 49. Non solo, dopo aver applicato il microchip, il veterinario si occupa dell’iscrizione all’anagrafe.

A Roma alcuni veterinari chiedono 8 euro in più per la registrazione. Il microchip si può applicare alla Asl e in genere costa di meno.  Nel Lazio, il costo per l’applicazione del microchip e l’iscrizione presso l’Asl, è di 28 euro totali.

In Lombardia, la spesa scende a   21,71  euro.

Il servizio di pronto soccorso

Infine, in merito alle situazioni di emergenza, su 149 strutture il 19% ha un servizio di pronto soccorso aperto 24 ore su 24, spesso però bisogna prima telefonare. Nel 54% dei casi gli ambulatori sono aperti solo durante i giorni feriali e non sono reperibili fuori dagli orari di visita. Il 27%, invece, ha riferito che per le emergenze è possibile contattarli al telefono.

Cosa ne pensano i consumatori

Sul tema, Altroconsumo ha coinvolto anche la community ACmakers, raccogliendo più di mille esperienze.

Oltre 400 consumatori hanno confermato di aver portato il proprio animale domestico circa due o tre volte dal veterinario nell’ultimo anno – più spesso chi possiede un cane, rispetto a un gatto.

Anche l’età influisce sulla frequenza di visite: cuccioli di cane con meno di 1 anno e cani con più di 10 anni vanno più spesso dal veterinario rispetto ai cani adulti. Non solo, nell’ultimo anno la spesa medica dal veterinario per un cane ammonta a 220euro, contrariamente 130 euro per un gatto.

I farmaci

Oltre alle spese del veterinario, bisogna tenere in considerazione anche il costo dei farmaci in caso di malattia, anche perché solo in alcune circostanze c’è la possibilità di acquistare un farmaco equivalente a quello veterinario.

Dal 2021 è però possibile per il veterinario prescrivere un farmaco equivalente a uso umano purché abbia lo stesso principio attivo di quello destinato al nostro amico animale.

Le spese mediche sono totalmente a carico dei cittadini, ma un modo per recuperare parte dell’importo versato c’è: nella dichiarazione dei redditi è prevista infatti una detrazione fiscale pari al 19%, per un importo massimo di 550 euro e una franchigia di 129,11.

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