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Il caso
13 Gennaio 2023 - 19:00
La cartolina ricevuta con sei mesi di ritardo dall'ex sindaco
Che la puntualità non fosse di casa, per Poste Italiane, lo sanno un po’ tutti quanti. “Da Roma ad Anacapri ci son voluti 43 anni”. “Da Capri a Civitanova Marche solo 10”.
Il web è pieno di notizie di consegne in ritardo di lettere, cartoline, raccomandate, roba da guinness dei primati.
Lo sanno tutti quanti che la puntualità non è il piatto forte di Poste Italiane e a Brusasco lo sanno anche i ragazzi più giovani.
Come i figli dell’ex sindaca Luciana Trombadore, che questa mattina su Facebook ha postato in maniera ironica la cartolina che i figli le hanno spedito a luglio 2022 e che le è arrivata l’11 gennaio 2023.
“Solo” sei mesi dopo.
Non entrerà nel guinness dei primati, ma sicuramente è emblematica dello stato del servizio di Poste Italiane.
“Quando i mie ragazzi vanno in vacanza l'unica richiesta è che mi spediscano una cartolina... mi fa star bene riceverla, pensare a quando era il nostro unico mezzo di comunicazione in estate per dire ai nostri amici dove ci stavamo divertendo… Cartolina spedita luglio 2022 dalle 5 Terre Liguria, arrivata al centro smistamento il 30/12/2022 e consegnata due giorni fa... ma che giro ha fatto??? Ironia della sorte... provate a leggere cosa mi aveva scritto Veronia nella cartolina…”.
Scrive Luciana Trombadore su facebook.
Il messaggio dei figli cui allude l’ex sindaca di Brusasco la dice lunga sulle aspettative dei ragazzi: “affidiamo il destino di questa cartolina alle poste italiane, quindi incrociamo le dita”.
Quasi come se si aspettassero quello che poi è effettivamente capitato.
“L’anno scorso sono andata in Toscana - prosegue Luciana Trombadore - ho preso 4 cartoline da spedire ai miei figli le e ho imbucate dalla posta di Brusasco. Due sono arrivate e due no. Il fatto è che da casa mia all’ufficio postale ci saranno poco più di cento metri: via Marconi è la via principale del paese, strano che si perdano così”.
L'ex sindaca Luciana Trombadore con la cartolina arrivata con sei mesi di ritardo
Al di là delle cartoline, il mancato recapito della corrispondenza può diventare un problema in altre situazioni.
“L’altro giorno mi hanno chiamata dall’Asl chiedendomi perché non avevo aderito alla vaccinazione di uno dei miei ragazzi - conclude l’ex sindaca -. Ho risposto dicendo che non avevo ricevuto alcuna comunicazione e, alla fine, ho scoperto che era stata spedita una raccomandata che è rimasta in giacenza perché il postino ha scritto sopra la destinazione ‘sconosciuta’. Eppure vivo in centro paese…”.
In più - aggiungiamo noi - che un ex sindaco possa essere così sconosciuto suona un po’ "male"... Ma tant'è, evidentemente.
Dell’inefficienze di poste italiane si discute da mo’. Non solo a Brusasco, ma anche nelle grandi città come Chivasso o Settimo Torinese.
In rete se ne leggono di ogni.
Un’inchiesta di AltroConsumo definisce il servizio di Poste Italiane “inaffidabile, ritardatario e anche un po’ bugiardo, perché non rispetta le promesse date: così emerge dalla nostra indagine il servizio postale di base (lettere e raccomandate) di Poste. E sì, perché come ha rivelato la nostra inchiesta si fa prima a utilizzare un piccione viaggiatore tanto è il ritardo nelle consegne. Sarà una provocazione, però la verità è che nessuna, proprio nessuna, delle spedizioni che abbiamo fatto in dieci città è arrivata a destinazione nei tempi promessi da Poste”.
Il caso più eclatante di ritardo nella consegna di una cartolina è quello che arriva dal Belgio.
Una cartolina postale è giunta a destinazione dopo un viaggio di 96 anni.
La cartolina era stata inviata il 29 settembre 1910 e si era fermata temporaneamente all’ufficio postale di Calvados, un piccolo villaggio belga a soli 3 km da Saint-Denis-de-Mailloc, il paese dove abitava il destinatario finale, che purtroppo nel frattempo com’è prevedibile è mancato. La cartolina è stata consegnata alla nipote…
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