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23 Novembre 2024 - 10:18
Museo del Cioccolato e del Gianduia
Da pochi mesi, Torino ospita il Choco Story – Museo del Cioccolato e del Gianduja, una nuova attrazione che celebra il legame storico della città con il cioccolato. Inaugurato nei sotterranei della storica pasticceria Pfatisch, in via Sacchi 38, il museo è diventato rapidamente una meta apprezzata sia dai turisti sia dai torinesi: “È un luogo magico, perfetto per le famiglie”, racconta una visitatrice.
Dalla sua apertura, il museo ha raccolto consensi positivi: “Un viaggio affascinante nella storia del cioccolato. Le degustazioni e le esperienze interattive lo rendono unico”, aggiunge lei. Il percorso, che si sviluppa su mille metri quadrati, unisce tradizione e innovazione. Si parte dalle origini del cacao nelle civiltà precolombiane per arrivare alle corti europee e alla creazione del gianduja, simbolo dell’arte cioccolatiera torinese.
I visitatori possono ammirare oltre 700 oggetti storici e antichi macchinari ancora funzionanti, ma anche partecipare a esperienze multisensoriali. Durante la visita, è possibile degustare tre tipi di cioccolato, esplorare diversi profumi di cacao e, per i bambini, divertirsi con sei postazioni interattive che offrono un mix di gioco e apprendimento. L’ingresso include un’audioguida, disponibile in cinque lingue, per accompagnare il pubblico in ogni tappa del viaggio.
L’uscita del museo conduce direttamente nella storica pasticceria Pfatisch, dove i visitatori possono concludere l’esperienza gustando un bicerin o una cioccolata calda. Con prezzi che vanno dai 7 ai 12 euro e ingresso gratuito per i bambini sotto i due anni, il museo è perfetto per famiglie e appassionati di cioccolato. Inoltre, da gennaio 2025 sarà attiva una convenzione con la tessera Torino Musei.
Grazie alla collaborazione tra l’imprenditore belga Eddy Van Belle e Francesco Ciocatto, proprietario della pasticceria, il Choco Story si è affermato come un luogo che unisce cultura, intrattenimento e tradizione, rendendo omaggio alla passione per il cioccolato che da secoli caratterizza Torino.
Questo museo è l’ultima sede di un format globale con undici strutture dedicate al “cibo degli dei”, come viene spesso definito il cioccolato. La struttura torinese si sviluppa su un’area di 1200 metri quadrati sotto i portici di via Sacchi, integrando perfettamente la tradizione locale con elementi internazionali. I visitatori possono esplorare un percorso immersivo che va dalle origini del cacao alle tecniche moderne di lavorazione. Inoltre, grazie alle vetrate che si affacciano sui laboratori artigiani, è possibile osservare in diretta i maestri cioccolatieri all’opera e assaggiare i loro prodotti.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo, diventando un punto di riferimento per famiglie e turisti. La formula del museo, ricca di attività interattive e didattiche, rende l’esperienza piacevole per tutte le età, mentre il forte legame con la tradizione cioccolatiera torinese, come la creazione del gianduja, sottolinea il ruolo di Torino come capitale italiana del cioccolato.
Il progetto, secondo i promotori, vuole essere non solo un’attrazione culturale ma anche un motore per valorizzare la ricaduta economica del cioccolato sulla città. Torino, infatti, è già famosa per le sue pasticcerie storiche e per eventi come il Cioccolatò, che attirano appassionati da tutta Italia e non solo.
Una statua di Mickey Mouse -Topolino, scolpita interamente in cioccolato
Gianduia
Antichi macchinari ancora funzionanti
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