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20 Novembre 2024 - 15:35
Il treno regionale tira dritto e scoppia la polemica
Questa mattina, mercoledì 20 novembre 2024, il treno regionale 26909, partito da Bardonecchia e diretto a Torino Porta Nuova, ha inspiegabilmente saltato la fermata di Avigliana. Erano le 8:15 quando i passeggeri, pronti a scendere o in attesa sul binario, hanno assistito increduli al convoglio che proseguiva la sua corsa senza alcun preavviso.
Un disservizio che si aggiunge a una lunga serie di problemi quotidiani tra ritardi, cancellazioni e ora anche fermate ignorate.
I pendolari, abituati a ritardi e inconvenienti, non si aspettavano un episodio tanto singolare. "È passato a tutta velocità, lasciandoci a bocca aperta", ha dichiarato una pendolare rimasta a piedi. Il disagio è stato subito condiviso sui social media, dove molti utenti hanno espresso la loro frustrazione: "Ogni giorno è una nuova sfida. Non ci si annoia mai sui treni regionali", ha scritto un viaggiatore, con un’ironia che sottolinea il disagio crescente.
Il caso di Avigliana è solo l’ultimo di una serie di episodi che mettono a dura prova i pendolari. Ritardi cronici, cancellazioni improvvise e ora anche fermate saltate senza alcuna comunicazione. Il tutto si inserisce in un clima già teso per lo sciopero dei treni annunciato per il 23 e 24 novembre nella provincia di Torino, che rischia di aggravare ulteriormente una situazione al limite della sopportazione.
Il treno regionale 26909, partito da Bardonecchia e diretto a Torino Porta Nuova, ha inspiegabilmente saltato la fermata di Avigliana
La reazione dei pendolari non si è fatta attendere. Molti hanno chiesto spiegazioni a Trenitalia, puntando il dito contro la mancanza di comunicazione e l’incapacità di gestire i disservizi. "Ci sentiamo abbandonati, ogni giorno è una roulette russa", ha commentato un utente esasperato. La richiesta comune è chiara: migliorare la qualità del servizio, garantendo una maggiore affidabilità.
L’episodio di Avigliana è solo il sintomo di un problema strutturale che affligge il sistema di trasporto pubblico italiano. Carente manutenzione, investimenti insufficienti e una gestione inefficiente sono alla base di un servizio che fatica a rispondere alle esigenze dei viaggiatori. Le associazioni dei pendolari e i cittadini chiedono interventi immediati per garantire treni puntuali, sicuri e comunicazioni trasparenti.
La vicenda solleva una domanda fondamentale: come si può risolvere il problema? Le soluzioni richiedono un intervento coordinato tra aziende di trasporto, istituzioni locali e nazionali. Investimenti in infrastrutture, formazione del personale e una gestione più efficace sono passaggi essenziali per restituire ai pendolari un servizio dignitoso e prevedibile.
Nel frattempo, i viaggiatori continuano a vivere una quotidianità imprevedibile, sperando che episodi come quello di Avigliana diventino presto un ricordo del passato.
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