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Vergogna a Torino: vandalizzata per la terza volta la lapide dedicata ai partigiani caduti per la libertà

A Torino, la lapide di Largo Montebello dedicata ai partigiani è stata vandalizzata. Un atto che riaccende il dibattito sull'antifascismo.

Torino, vandalizzata la lapide

Vergogna a Torino: vandalizzata per la terza volta la lapide dedicata ai partigiani caduti per la libertà

A Torino, la memoria storica è stata nuovamente violata. La lapide di Largo Montebello, dedicata ai partigiani caduti per la libertà, è stata vandalizzata per la terza volta. Un atto che non solo ferisce il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per un'Italia libera, ma che riaccende anche il dibattito sull'importanza dell'antifascismo nella società odierna.

L'episodio di vandalismo non è un caso isolato. Negli ultimi anni, la lapide è stata oggetto di attacchi simili: due anni fa e cinque anni fa, la corona d'alloro che adorna il monumento è stata bruciata. Questa volta, ignoti hanno appiccato il fuoco alla lapide stessa, un gesto che la consigliera della Circoscrizione 7 di Sinistra Ecologista, Ilaria Genovese, definisce come "un gesto intimidatorio con una matrice chiara e pericolosamente sdoganata". Le sue parole risuonano come un monito: "Non abbiamo paura di affermare che contro le violenze fasciste risponderemo con l'antifascismo più bello, più compatto, più unito".

La reazione della comunità torinese non si è fatta attendere. La Sinistra Ecologista ha subito condannato l'atto vandalico, sottolineando l'importanza di mantenere viva la memoria dei partigiani e di continuare a lottare per una città giusta e libera. La risposta non è solo verbale: si prevede un aumento delle iniziative culturali e delle manifestazioni in memoria dei caduti, per ribadire che Torino non dimentica e non si arrende.

Lapide vandalizzata

Un simbolo di resistenza

La lapide di Largo Montebello non è solo un pezzo di marmo, ma un simbolo di resistenza e di lotta per la libertà. Dedicata a figure come Quinto Bevilacqua, Angelino Caligaris, Vinicio Culeddu e Carlo Chiesa, rappresenta il sacrificio di tanti che hanno combattuto contro il fascismo. Ogni atto vandalico contro di essa è un tentativo di cancellare una parte della nostra storia, ma anche un'opportunità per riflettere su quanto sia ancora necessario difendere i valori per cui questi uomini hanno lottato.

In un'epoca in cui i rigurgiti di ideologie estremiste sembrano riaffiorare, l'antifascismo assume un ruolo cruciale. Non si tratta solo di un ricordo del passato, ma di un impegno attuale per garantire che i diritti e le libertà conquistate non vengano mai più messe in discussione. La storia ci insegna che la libertà non è mai scontata e che va difesa ogni giorno, con azioni concrete e con la memoria.

L'episodio di vandalismo a Torino è un appello alla cittadinanza a non abbassare la guardia. È un invito a partecipare attivamente alla vita democratica, a educare le nuove generazioni sui valori della Resistenza e a promuovere una cultura di pace e tolleranza. Solo così si potrà costruire una società che non solo ricorda, ma che vive quotidianamente i principi per cui tanti hanno dato la vita.

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