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18 Novembre 2024 - 00:01
Da sinistra, Ruffino, Bartoli e De Stefano
Questa mattina, alle ore 10.30, la deputata di Azione Daniela Ruffino, il consigliere regionale Sergio Bartoli e il consigliere comunale eporediese Massimiliano De Stefano si recheranno in visita al carcere di Ivrea. L’iniziativa fa parte di un progetto di monitoraggio voluto da Azione Piemonte per porre l’accento sulle problematiche strutturali, organizzative e umane che affliggono le carceri della regione.
“La visita al carcere di Ivrea – dichiara Ruffino – si colloca nel solco di un impegno già avviato con la Casa Circondariale 'Lorusso e Cutugno' delle Vallette a Torino. Visitare regolarmente le carceri costituisce un'importante funzione di monitoraggio e di sensibilizzazione sulle condizioni degli istituti penitenziari, dei detenuti e del personale, e contribuisce fattivamente al miglioramento del sistema carcerario e del tessuto sociale del territorio.”
Massimiliano De Stefano, dal canto suo, in questi anni è sempre andato oltre la semplice osservazione, seguendo passo dopo passo il lavoro del garante Raffaele Orso Giaccone e dell'assessora Gabriella Colosso.
“Il sovraffollamento e la mancanza di risorse non sono semplicemente problemi tecnici, ma una vergogna per un Paese che si definisce civile - stigmatizza - Le carceri non devono essere discariche sociali, ma luoghi di rieducazione e riscatto. Il Piemonte può e deve fare di più: serve un piano straordinario per garantire dignità e sicurezza, non solo per chi sconta una pena, ma anche per chi lavora ogni giorno in condizioni impossibili”.
Non meno incisivo è il commento di Sergio Bartoli.
“Non è accettabile che le carceri italiane siano lasciate in uno stato di abbandono - commenta - Le condizioni in cui operano i nostri agenti penitenziari e vivono i detenuti sono il sintomo di un sistema che sta crollando sotto il peso dell’indifferenza. La mia presenza qui è un impegno concreto..”.
La visita odierna avrà il duplice obiettivo di ascoltare direttamente le istanze del personale penitenziario e dei detenuti, ma anche di elaborare un dossier da presentare nelle sedi istituzionali per chiedere interventi immediati.
Negli ultimi mesi, infatti, la situazione nelle carceri piemontesi è stata al centro di numerosi appelli, con segnalazioni di sovraffollamento, carenze strutturali e difficoltà nel garantire attività di reinserimento sociale.
Azione Piemonte, con questa iniziativa, conferma il suo impegno per un sistema penitenziario che non sia solo uno spazio di reclusione, ma un vero strumento di giustizia e recupero, capace di restituire dignità e speranza a chi vi transita, senza dimenticare chi vi lavora ogni giorno tra mille difficoltà.
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