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Carceri piemontesi al collasso: “Una situazione disumana per detenuti e personale penitenziario”

Sopralluoghi nelle strutture, sovraffollamento e carenze gravi al centro del grido d'allarme delle consigliere regionali di Alleanza Verdi e Sinistra

Carceri piemontesi al collasso: “Una situazione disumana per detenuti e personale penitenziario”

"Lo abbiamo promesso e lo stiamo facendo: i sopralluoghi nelle carceri piemontesi sono una nostra priorità di mandato,"dichiarano le consigliere Alice Ravinale, Giulia Marro e Valentina Cera di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che hanno avviato un tour tra le principali strutture di detenzione in Piemonte per documentare lo stato delle carceri regionali. L’obiettivo è chiaro: "Conoscere da vicino le condizioni di vita dei detenuti, confrontarsi con il personale penitenziario e denunciare le carenze strutturali, sanitarie e sociali che rendono ormai impossibile il rispetto dei diritti umani."

L’allarme riguarda più strutture, tra cui Torino, Cuneo, Biella, Ivrea, Fossano, Saluzzo, Asti, Alba e Alessandria, tutte immerse in una crisi che, secondo le consigliere, è ormai giunta a livelli mai visti: sovraffollamento, celle inadeguate, scarsa pulizia e condizioni sanitarie inesistenti sono il quadro drammatico emerso dai sopralluoghi. Per Ravinale, il sistema penitenziario è in un “annus horribilis”: il sovraffollamento ha raggiunto il picco dalla storica sentenza Torreggiani e, solo quest’anno, 79 persone si sono tolte la vita dietro le sbarre. “Anche in Piemonte la situazione è ormai fuori controllo. Ogni struttura è al collasso.”

Giulia Marro descrive scene che definisce “da terzo mondo”: “Le celle scoppiano, il degrado regna sovrano, e persino i servizi essenziali, come docce e strutture igieniche, mancano o sono in condizioni pietose.” E mentre i detenuti vivono in spazi sempre più ristretti e fatiscenti, il personale penitenziario deve fare i conti con un ambiente di lavoro esasperante, fatto di continue tensioni e di risorse umane e materiali ormai agli sgoccioli.

carcere

La questione non riguarda solo i detenuti ma anche chi lavora all'interno delle mura carcerarie. Domani è in programma un consiglio regionale aperto, che si concentrerà sulle condizioni lavorative della polizia penitenziaria in Piemonte. “Il personale – affermano le consigliere – è lasciato solo ad affrontare situazioni di estrema difficoltà, con turni estenuanti e un clima di tensione perenne.” Cera rincara la dose: “Questo non è più un ambiente di rieducazione ma un contenitore di disperazione, un contesto dove i diritti sembrano non esistere né per i detenuti né per chi ci lavora.”

Alla luce di queste denunce, le tre esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra si rivolgono alle istituzioni, chiedendo interventi urgenti e concreti. "È necessario un impegno forte e continuo per risanare questa situazione intollerabile,"dichiarano, assicurando che i sopralluoghi proseguiranno. "La dignità umana non è un’opzione, e le carceri piemontesi non possono più essere ignorate. Siamo qui per chiedere, e pretendere, un cambiamento reale."

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