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Chivasso
17 Novembre 2024 - 14:35
Sciopero del panino
Siamo al secondo giorno di assordante silenzio. Dopo la bufera sollevata venerdì, quando le maestre della scuola Marconi hanno segnalato la presenza di insetti nella zuppa di fagioli, nessuna azione è stata intrapresa. Nessuna risposta ufficiale da parte dell'azienda che gestisce il servizio di Ristorazione, la Vivenda.
Nessuna posizione presa dalla Scuola. Dopo una risposta un po' ingessata "Sappiamo tutto. Faremo. Agiremo...", l'assessore all'Istruzione Gianluca Vitale è sparito, inghiottito dal weekend. Un po' come tutti gli altri attori di questa vicenda. Prima tra tutti la dirigente scolastica, Vitangela Galasso, appena nominata. Il suo, se vogliamo, il silenzio più assordante.
Insomma, succede che davanti alle tante domande dei genitori non ci sia neppure una risposta. Siamo a domenica pomeriggio e i genitori vorrebbero capire che fare perché fidarsi e bene, ma non fidarsi... Solo pochi giorni fa nei piatti dei bambini delle scuole di Settimo e di Brandizzo sono state trovate delle larve. Altri Istituti Comprensivi, altra azienda di ristorazione, altro centro cottura. Ma stessa zuppa, è proprio il caso di dire. Venerdì i fatti di Chivasso hanno riacceso quelle polemiche mai sopite sulla qualità di un servizio che sembra far acqua da tutte le parti.
Facile comprendere che quel rapporto di fiducia tra chi è responsabile di questo benedetto servizio e le famiglie, sia sempre più fragile. In molti casi spezzato. Come fare, dunque, a dire di mandare i proprio figli a mangiare a scuola a cuor leggero.
Perché se è vero che larve e insetti non ammazzano nessuno è pure vero che queste cose non devono succedere perché è già così difficile spiegare ai bambini che la zuppa fa meglio delle patatine fritte. Che mangiarla fa bene. Che l'alimentazione dev'essere equilibrata. Ma se questo è il risultato, anche chi è in trincea con questo preciso compito educativo, alza le mani. Si arrende. Parliamo delle maestre che ogni giorno compiono un lavoro titanico per abituare i bambini ad una corretta alimentazione, inventandosele proprio tutte. Basta un insetto, una larva, un moscerino, per rovinare tutto e autorizzare i bambini a dire "Che schifo".
L'unico a rispondere, nell'assordante silenzio di un weekend come tanti, dove però la protesta sta ribollendo con prepotenza - è il sindaco Claudio Castello. Quello che conferma è che nessuna decisione è stata presa. Perlomeno, non ancora. Garantisce che i controlli ci sono stati, ma senza precisare da parte di chi, con che modalità. Va un po' a buon senso dicendo che è certo che l'azienda si sia già mossa per ritirare le eventuali partite di alimenti mal conservati. Ma non sa di più e si limita ad invitare i genitori ad aver fiducia, fiducia in uno dei servizi più controllati.
"In settimana al centro cottura è anche arrivato un controllo della Camera di Commercio. Tutto è risultato a posto. Tutto regolare" precisa Castello.
Il sindaco Claudio Castello
Evidentemente, però, non è bastato se venerdì i fagioli della zuppa contenevano insetti. E non un moscerino caduto per caso, ma insetti riscontrati in più piatti dalle maestre che a quel punto hanno deciso di procedere con regolare contestazione, compilando gli appositi moduli. Unico strumento in loro potere.
Risposte che non rassicurano affatto quelle famiglie - e sono molte - che domani non hanno nessuna intenzione di mandare i proprio figli a mangiare in mensa i pasti preparati al centro cottura di Chivasso dalla Vivenda.
Vogliono garantire ai bambini un pasto certo fornendoglielo da casa.
A Brandizzo, quando nei piatti sono stati trovati le larve, il preside è subito intervenuto e ha autorizzato il pranzo al sacco. Poi sono stati effettuati i controlli e tutto è tornato alla normalità.
A Chivasso, invece, mentre il silenzio del weekend ha inghiottito le istituzioni, le chat delle classi esplodono di domande. E sono in molti i genitori che, per avere risposte, hanno chiamato la nostra redazione: "Che devo fare?" ci chiedono.
Cosa devono fare questi genitori? Chiediamo anche noi rilevando che non tutti potranno andarsi a prendere i figli alle 12,30 per riportarli alle 14,30. Il loro diritto di non far mangiare quel cibo ai figli, può essere compresso da un vuoto assordante delle istituzioni, per primo della nuova preside che in questa situazione la faccia non ce l'ha proprio messa lasciando che le cose andassero un po' come volessero?
E il risultato è che sta andando tutto male, malissimo. Perché l'esasperazione è molta è c'è chi domani, nello zaino del proprio figlio, infilerà il pranzo, lasciando che sia il bambino a farne le conseguenze se - a causa di una burocrazia sorda, cieca, muta - quel pasto non potranno consumarlo.
Ecco cosa succede quando nessuno ci mette la faccia. Quando non arrivano le risposte. Quando non si trova un terreno di mediazione. A farne le spese sono i più deboli. I bambini in questo caso.
E se le mamme - quelle più agguerrite - hanno già deciso che domani faranno lo sciopero del panino, il sindaco Castello sta cercando di lavorare per farlo preparare dalla mensa quel panino. Come se questa potesse essere la soluzione contro un malcontento che ora va decisamente oltre il singolo episodio.
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