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Cronaca
11 Novembre 2024 - 15:15
Un gruppo di cittadini esasperati ha chiamato in Municipio, ancora una volta, l'ennesima. Giovedì scorso, forse venerdì. Non se lo ricordano. Hanno chiesto attenzione, risposte, interventi. Eppure, in questo continuo balletto di chiamate e segnalazioni, dal Comune non è arrivato nemmeno un cenno.
Forse, in fondo, il degrado del quartiere è una questione troppo “locale” per meritare l’interesse dell’amministrazione guidata dalla sindaca Elena Piastra, impegnata in questioni ben più elevate e avveniristiche e tra le tante gestire il profilo Facebook in cerca di applausi. Di sicuro il degrado non fa abbastanza ‘engagement’ e lei lo sa...
Il problema? Di tutto e di più.
E si comincia, anzi no si ricomincia, dalle voragini di Via Silvio Pellico, tappate alla meno peggio da un cittadino con pezzi di polistirolo. Il buco sta lì da giorni, forse addirittura da settimane...
E poi ci sono i cavi elettrici penzolanti dai lampioni, uno spettacolo quasi grottesco, che probabilmente rientra nella gestione “creativa” della città tanto decantata dall’amministrazione.
Poco più in là, in Via Pascoli e Via Milano, il panorama non cambia: marciapiedi rotti, asfalto sconnesso, e auto parcheggiate in divieto di sosta. Ma qui, a quanto pare, le multe non sono di casa.
“In Via Ariosto, qua vicino – raccontano i residenti – c’è la sede dei vigili. Passano, guardano e non dicono nulla.”
Al degrado urbano, ormai accettato da molti come una normalità, si aggiungono gli incivili proprietari di cani, che lasciano i loro animali liberi di scorazzare senza guinzaglio, liberi di cagare ovunque.
Una questione di decoro? Sicurezza? Sembra che per il Comune questi siano solo dettagli.
Ciliegina sulla torta un episodio accaduto tempo fa, quando due Rottweiler sono entrati nel cortile della scuola, spaventando insegnanti e bambini.
Una notizia che si è persa nel nulla, come se fosse meglio non parlarne per non indispettire l'assessora Chiara Gaiola, quella delle "vergognose strumentalizzazioni" che macchiano d'infamia la città.
“Mi ha detto un’insegnante che è successo un vero caos, i bambini terrorizzati… Nessuno ha pubblicato questa notizia. Come mai?”.
Già, come mai? La domanda resta sospesa, insieme ai cavi dei lampioni e alle risposte che non arrivano.
E mentre ogni segnalazione si perde nel vuoto, cresce la certezza, tra i cittadini, di non essere visti né ascoltati da chi dovrebbe tutelarli.
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