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Costume & Società

"Voglio diventare padre". Gabriel Garko si racconta senza maschere

In un'intensa intervista a "Ciao Maschio" di Nunzia De Girolamo, Gabriel Garko si apre come mai prima, raccontando il difficile percorso che lo ha portato a fare coming out e l’aspirazione, ancora viva, di diventare padre. Tra l'amore ritrovato per la recitazione e il peso di anni vissuti nascondendo la propria identità, Garko offre uno spaccato sincero della sua vita, tra sofferenze, rinascite e un sogno: vivere finalmente libero.

Gabriel Garko

Gabriel Garko

Gabriel Garko, l'attore originario di Settimo Torinese (vero nome Dario Gabriel Oliviero) divenuto famoso nel 1991 grazie al concorso Mister Italia, ha scelto il programma Ciao Maschio, condotto da Nunzia De Girolamo, per raccontare in modo sincero e profondo aspetti intimi della sua vita, dalla scelta di fare coming out al desiderio mai sopito di diventare padre. L'intervista, andata in onda il 9 novembre 2024 su Rai 1, ha permesso all’attore di ripercorrere momenti decisivi e difficili della sua vita, segnati dalla necessità di rimanere fedele a un’immagine pubblica costruita attorno a relazioni di facciata, finché, finalmente, ha deciso di rivelare chi fosse realmente.

Nunzia Di Girolamo

Per Gabriel Garko, il coming out, avvenuto nel 2020, è stato un passo quasi obbligato: ha spiegato infatti di aver sentito la pressione di doversi dichiarare per proteggere la propria dignità, temendo che, se non fosse stato lui stesso a parlare, sarebbero potute nascere speculazioni dannose. “Non l’avrei mai fatto, il coming out,” ha confessato, spiegando che avrebbe preferito vivere liberamente senza dover chiarire nulla. Ma le aspettative e le convenzioni sociali lo hanno costretto a prendere quella decisione, un gesto che è stato per lui liberatorio ma anche amaro.

“Finché ci sarà bisogno di fare coming out, non ci sarà mai vera libertà,” ha dichiarato, evidenziando come ancora oggi una persona possa trovarsi sotto i riflettori per una vita privata che dovrebbe restare tale.

In quell’occasione, Garko lesse una lettera toccante rivolta alla sua ex partner fittizia, Rosalinda Cannavò, conosciuta in passato come Adua Del Vesco. Con parole profonde e dolorose, ha raccontato della “recita” che era stato costretto a portare avanti, vivendo anni privi di autentica serenità, spesso senza poter “guardare se stesso allo specchio”. “Voglio vivere la mia vita con me stesso,” dichiarò, rievocando il percorso sofferto che lo ha infine condotto a liberarsi delle maschere e a mostrarsi al pubblico per quello che realmente è.

Non solo il passato, però, ma anche il futuro ha trovato spazio nella conversazione con Nunzia De Girolamo: Garko ha parlato del suo sogno di diventare padre, un desiderio che coltiva da tempo e che rappresenta per lui la possibilità di una vita nuova, senza compromessi, in cui il ruolo di genitore sarebbe un nuovo capitolo autentico e appagante. Ha rivelato di voler costruire un rapporto speciale con un figlio, qualcuno a cui trasmettere ciò che ha imparato. Senza entrare nei dettagli su eventuali piani concreti, ha lasciato intendere che questa aspirazione potrebbe presto trovare un cammino.

Oltre alle scelte personali, Garko ha anche accennato al suo ritorno alla recitazione, con il ruolo di Marcello De Angelis nella miniserie Se potessi dirti addio, andata in onda su Canale 5 nel marzo 2024, diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Quest’esperienza ha segnato una svolta nella sua carriera, permettendogli di riscoprire l’amore per il mestiere, ma anche di affrontare il pubblico senza più la necessità di “conformarsi” a un’immagine prestabilita. “L’affetto del pubblico è sempre gratificante,” ha dichiarato, ringraziando chi lo ha sostenuto nei momenti più difficili. Tornare sullo schermo ha rappresentato una rinascita, mostrando un Gabriel Garko più maturo, un artista che affronta il proprio lavoro con un approccio rinnovato e una dedizione nuova, forse perché non deve più nascondersi.

La storia di Gabriel Garko è diventata simbolo di coraggio e cambiamento, soprattutto per chi, come lui, ha vissuto sotto il peso delle aspettative sociali e mediatiche. La sua esperienza è ora una fonte di ispirazione, in particolare per le persone della comunità LGBTQ+, spesso costrette a scegliere tra la propria felicità e l’accettazione sociale. Dopo aver vissuto anni con una “maschera”, Garko ha mostrato come la battaglia più grande sia quella con noi stessi, e come la libertà di vivere senza compromessi possa davvero dare un senso nuovo alla vita.

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