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Ivrea in Azione
12 Novembre 2024 - 07:00
Lampioni led
Strade un tempo mere vie di transito, trasformate in nuove interpretazioni del design urbano ben più ambiziose e audaci. Strade al buio considerate autentiche opere d’arte, in cui l’illuminazione (o la sua mancanza) gioca un ruolo cruciale e, in certi casi, paradossale.
Prendiamo come caso di studio. Una città a caso: Ivrea. Qui l’illuminazione pubblica, abbracciando le lampade LED ecosostenibili, sembra voler seguire una filosofia estetica che invita a riflettere sul significato stesso di “città illuminata”.
In effetti, l’illuminazione inadeguata di specifiche aree crea atmosfere cariche di un fascino malinconico, trasformando le strade in labirinti di ombre. Forse un tentativo di promuovere un nuovo stile di vita “blackout chic”, dove l’incertezza non è solo tollerabile, ma diventa parte integrante dell’esperienza metropolitana.
E quando la pioggia si aggiunge al buio, la visibilità già di per sé compromessa trasforma un viaggio o una passeggiata in una sfida; un gioco atletico dove saltare da una pozzanghera all’altra diventa un esercizio di abilità, resistenza e intelligenza.
In fondo, chi ha realmente bisogno di vedere chiaramente dove sta andando? Un pizzico di suspense arricchisce senza dubbio l’esperienza del cammino; chissà, magari negli angoli più bui potresti imbatterti in un ex compagno di scuola che non vedi da trent’anni.
E poi, vuoi mettere, quando, nel bel mezzo della precarietà, il rumore della pioggia si intreccia con la melodia del traffico e i “vaffa” degli automobilisti acrobatici, che se le inventano tutte per evitare di investire pedoni.
E come dimenticare i ciclisti, quegli instancabili coraggiosi che, in questa giungla, affrontano ogni insidia con la determinazione dei gladiatori.
Sì, volevamo proprio parlare dei vecchi lampioni risalenti adattati alle nuove lampade LED, necessarie per risparmiare e inquinare di meno, ma insufficienti per fare il loro mestiere, ovvero illuminare le nostre vie cittadine.
È davvero così difficile comprendere che abbassare i lampioni potrebbe risultare più saggio?
Su questo fronte la responsabilità dell’Amministrazione non è trascurabile, anche se quella di Ivrea sta dimostrando di non essere campione sul tema, neanche sul podio.
Perché non ce ne rendiamo conto, ma le città stanno diventando sempre più buie e, di conseguenza, più pericolose. La sicurezza non dovrebbe essere un optional o un’idea astratta, come ad esempio i bus Vita che fanno inspiegabilmente capolinea in Corso Nigra.
L’invito è chiaro: le strade buie delle nostre città avranno anche un certo fascino, ma richiedono un’attenzione maggiore. Saranno anche un capolavoro di design urbano, ma devono tornare a svolgere la funzione primaria: essere spazi sicuri e accessibili.
Forse un giorno, ci sveglieremo in una città davvero illuminata. Ma non è detto che sia questa amministrazione a farci vedere la luce.
Ciao!!
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