AGGIORNAMENTI
Cerca
Elezioni americane
06 Novembre 2024 - 09:12
Donald Trump
Incredibile ma vero, gli Usa tornano ad essere governati da Donald Trump. È lui il 47° presidente.
Nella notte del 5 novembre 2024, tra lo stupore generale, Donald Trump ha superato la vicepresidente democratica Kamala Harris in una sfida che ha messo a nudo le profonde fratture e dinamiche dell’elettorato americano. Una vittoria inaspettata per alcuni, impensabile per altri, che restituisce all’ex presidente l’accesso alla Casa Bianca dopo quattro anni di strategie mirate, lasciando un segno indelebile sulla politica americana e scuotendo gli equilibri dell’intero mondo occidentale.
La campagna elettorale del 2024 è stata tra le più accese e polarizzanti della storia recente. Donald Trump, determinato a riconquistare la presidenza, ha puntato su temi come immigrazione, sicurezza nazionale e ripresa economica, usando uno slogan rinnovato: “Rendere l’America di nuovo grande.”
Una retorica mirata, volta a galvanizzare il suo elettorato, già sensibile ai suoi messaggi forti e privi di mezzi termini. Kamala Harris, con uno stile completamente diverso, ha cercato di consolidare l'eredità di inclusività e riforme sociali lasciata dall’amministrazione Biden, puntando su giustizia sociale e politiche di equità che l’hanno resa un simbolo per molti. Tuttavia, l’efficacia del suo messaggio non è bastata.
Il destino della competizione si è deciso nei cosiddetti Stati in bilico. Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Wisconsin e Pennsylvania sono stati il teatro delle battaglie elettorali più aspre, ognuno con le proprie contraddizioni e i propri punti caldi. Trump ha dominato in Arizona, Nevada, Carolina del Nord e Georgia, mentre Harris ha ottenuto importanti successi in Michigan e Wisconsin. Ma la Pennsylvania è rimasta contesa fino all’ultimo voto, e il suo esito ha segnato la differenza decisiva. Secondo quanto riportato dal New York Post, Trump ha destinato risorse straordinarie per mobilitare l’elettorato in queste aree strategiche, con un focus particolare su occupazione e sicurezza.
L'affluenza alle urne ha registrato numeri record: oltre 60 milioni di americani hanno votato in anticipo. Sky TG24riporta un dato sorprendente che riflette un elettorato consapevole dell’importanza storica di queste elezioni e deciso a far sentire la propria voce). Questo aumento è stato attribuito alla percezione diffusa che ogni voto contasse in una sfida tanto serrata, una convinzione che ha mobilitato anche molti elettori di solito meno attivi.
Nelle prime ore del 6 novembre, le principali testate hanno confermato la vittoria di Donald Trump, sancita dai risultati in Pennsylvania, Carolina del Nord e Georgia. Questi Stati chiave hanno consegnato all’ex presidente la maggioranza necessaria per la Casa Bianca. Nel suo discorso di ringraziamento, Trump ha parlato ai suoi sostenitori: “Questa sarà una nuova età dell’oro per l’America. Metteremo le famiglie americane al primo posto e ci concentreremo sulla sicurezza e la prosperità.”
Euforico, il suo vicepresidente eletto, JD Vance, ha dichiarato che la vittoria rappresenta “la più grande rimonta politica nella storia degli Stati Uniti”, e ha promesso che l’amministrazione sarà all’altezza delle aspettative.
D’altro canto, Kamala Harris ha fatto un discorso che ha toccato l’emotività dei suoi sostenitori, riconoscendo la sconfitta ma sottolineando l'importanza della partecipazione e dell'impegno per il futuro del paese: “Questa non è la fine. Ogni battaglia ci insegna, ogni sfida ci rende più forti. Continueremo a lottare per un’America giusta e inclusiva.”Le sue parole hanno suscitato applausi e anche qualche lacrima tra i presenti, visibilmente colpiti dalla sua determinazione.
Sul piano internazionale, la vittoria di Trump ha suscitato reazioni variegate. Da un lato, leader come il presidente di El Salvador Nayib Bukele e il primo ministro ungherese Viktor Orban hanno espresso le loro congratulazioni, vedendo in Trump un alleato contro le pressioni globaliste e a favore della sovranità nazionale.
Dall’altra, le reazioni di alcuni storici alleati occidentali sono state più tiepide, con dichiarazioni formali di rispetto e prudente attesa. Gli Stati Uniti di Trump restano comunque la prima potenza mondiale, e la comunità internazionale osserva con attenzione, chiedendosi quali siano le prossime mosse.
Il ritorno di Trump segna una svolta nella politica americana e un profondo cambiamento che si estende ben oltre i confini nazionali. All'interno, la sua amministrazione dovrà rispondere alle aspettative, ma dovrà anche affrontare le sfide di una società divisa e polarizzata.
C’è grande curiosità per le prime scelte di governo, per i possibili interventi su immigrazione, sanità, istruzione e clima, ma anche per le scelte sul piano internazionale: Trump ha sempre criticato gli accordi multilaterali, preferendo una politica di isolamento e potenza. E molti si aspettano un ritorno a questa linea, con una riorganizzazione delle alleanze e un aumento della pressione su potenze rivali come la Cina.
Queste elezioni hanno rivelato un’America frammentata, sospesa tra il desiderio di stabilità e un passato di conflitti non risolti. La vittoria di Donald Trump rappresenta, per alcuni, una speranza di ritorno all’ordine e alla prosperità.
Per altri, un segnale inquietante che le divisioni sono più radicate che mai. Gli Stati Uniti si preparano ad affrontare un periodo di grandi cambiamenti e tensioni sotto la guida di un presidente che, senza timore, rompe con il passato per tracciare una nuova rotta. L’intero mondo osserva, in attesa di capire quale futuro riserverà alla politica della potenza mondiale più influente.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.