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Piastra se ne infischia di Settimo, occhi puntati su Roma

Tra paroloni e tagli al bilancio, Elena Piastra si scaglia contro la manovra, ma dimentica di citare la vera “salvezza” per i Comuni: l’autovelox da due milioni di euro

Elena Piastra e Giorgia Meloni

Elena Piastra e Giorgia Meloni

Di Settimo Torinese, delle larve, delle strade tutte rotte, dell'illuminazione pubblica che non c'è, dei topi, del degrado, del disagio, dell'acquedotto che fa acqua, se ne sta bellamente “infischiando”: sul suo profilo Facebook è ferma al 20 ottobre.

In compenso, Elena Piastra, la sindaca dei record e del 75%, anche oggi, s’è occupata di Ali, l’associazione dei Comuni italiani fondata, tra gli altri, dall’eurodeputato Matteo Ricci.

In qualità di vicepresidente vicario (il presidente è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri) la settimese sta pedinando passo dopo passo la legge finanziaria del Governo Meloni.

Piastra

«Questa mattina – dice in un comunicato a margine dell’audizione dei rappresentanti degli enti locali alla Camera dei Deputati – sono stati sottolineati, ancora una volta, come i profondi tagli, sia nella spesa corrente sia negli investimenti, e il turnover al 75% danneggino profondamente i comuni, rischiando un grave indebolimento dei servizi ai cittadini. Il nuovo impianto finanziario dell’Unione Europea non può essere una scusa per scaricare sul comparto degli enti locali e territoriali il costo delle politiche del governo in una manovra che, peraltro, aumenta il deficit di più di 8 miliardi, tanto più visti gli sforzi che negli ultimi dieci anni hanno già compiuto comuni, regioni e province».

«Questo – aggiunge Elena Piastra – in un momento in cui l’economia è stagnante e crescono povertà e fragilità. Alla luce dei tagli presenti in manovra, non ci si può neanche ritenere soddisfatti per i 100 milioni che il governo stanzia per il Fondo per i minori in condizioni di fragilità, che escluderanno la maggior parte dei comuni, e per i 56 milioni del Fondo di solidarietà comunale».

E poi ancora, sotto una foto di lei felice e abbondantemente sorridente come una Pasqua: «Va inoltre aggiunto, come ha ribadito nella sua audizione la Corte dei Conti, che la riduzione degli investimenti degli enti locali per gli anni successivi alla scadenza del PNRR rischia di minare un percorso virtuoso di crescita che il Next Generation EU ha garantito in questi anni, grazie soprattutto al prezioso lavoro di messa a terra svolto con grande impegno dagli enti locali».

Si vocifera che persino Giorgia Meloni abbia alzato un sopracciglio leggendo queste righe: “Piastra? Piastra chi?”.

Al di là dei paroloni utilizzati e dei ragionamenti da statista cuciti addosso a una donna che è anche un po’ ingegnere, un po’ chimica, un po’ tutto, Piastra s’è dimenticata di aggiungere che, per risolvere i guai dei Comuni italiani, lei una ricetta ce l’ha: l’autovelox.

Grazie alle sanzioni e a questa macchinetta, lo scorso anno a Settimo sono piovuti giù dal cielo, alla faccia di Meloni e dei tagli, più di due milioni di euro.

Insomma Piastra a Roma, magari deputata, magari ministra. Un solo punto nel programma: più multe per tutti. E dietro lo slogan, lei che ride "abbondantemente".

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