Cerca

Pavone

Sette giorni di silenzio: il Sindaco mette il bavaglio alle minoranze

Il consiglio comunale ha approvato la modifica al regolamento che tarpa le ali alle opposizioni

Valentina Bessolo

Valentina Bessolo

L'ultimo Consiglio Comunale di Pavone Canavese ha offerto uno spettacolo amaro per chi crede ancora nel dialogo democratico. Alle ore 21, il sipario si è alzato su una seduta in cui la maggioranza guidata dal Sindaco Bevolo ha sfoderato un nuovo strumento per limitare la voce della minoranza: una modifica al regolamento che impone la presentazione delle interrogazioni con almeno sette giorni di anticipo.

Sette giorni: un termine che sembra fatto apposta per ostacolare l'unico diritto della minoranza, quello di porre domande e rendere conto ai cittadini. “Con questo cambio regolamentare, a perdere non è solo la minoranza, ma l’intera cittadinanza,” ha commentato Valentina Bessolo, capogruppo del gruppo consiliare di minoranza Crescita e Futuro.

Per me ogni tentativo di mettere a tacere le nostre domande è solo un motivo in più per continuare a farle, per denunciare le mancanze, per pretendere chiarezza e verità. Non sarà un regolamento a impedirci di fare ciò che siamo stati chiamati a fare,” ha dichiarato con fermezza la consigliera Bessolo.

Interrogazioni ignorate e risposte elusive Nell’ultimo mese, il gruppo Crescita e Futuro ha presentato otto interrogazioni su temi di rilevanza pubblica, dalle manutenzioni all'illuminazione, senza mai sovraccaricare l’amministrazione. Tuttavia, le risposte fornite si sono rivelate spesso vaghe e elusive, veri esempi di arrampicata sugli specchi.

Il momento clou della serata si è raggiunto quando la consigliera Bessolo ha chiesto chiarimenti sull'uso dell'auto del Comune, veicolo che riporta adesivi della Protezione Civile, utilizzato dal Sindaco per missioni non legate alla protezione civile. Una domanda legittima, visto il risparmio tanto sbandierato in campagna elettorale. La reazione del Sindaco? Una difesa accesa, quasi un tentativo di spostare l'attenzione insinuando accuse inesistenti di uso personale del mezzo da parte della consigliera.

Excusatio non petita, accusatio manifesta,” direbbero i latini. Se il Sindaco non avesse nulla da nascondere, sentirebbe forse il bisogno di difendersi così?

Interruzioni e intimidazioni La consigliera Bessolo ha tentato di replicare, ma è stata più volte interrotta da un Sindaco che ha mostrato un atteggiamento intimidatorio. In un crescendo di tensione, ha persino interrotto il Presidente del Consiglio per non permettere alla capogruppo di proseguire. Un comportamento che rasenta il bullismo istituzionale, volto a silenziare la minoranza.

Un attacco alla dignità personale Nel mezzo della discussione, un consigliere di maggioranza ha posto l'accento su un segnale proveniente dal cellulare della consigliera, chiedendole di spegnerlo. La causa? Un avviso di iperglicemia, una condizione con cui la consigliera convive essendo diabetica. Un’accusa gratuita che ha trasformato una necessità di salute in un pretesto per screditare la consigliera e il suo gruppo, costringendo infine il consigliere a scusarsi.

Conclusioni amare Il Consiglio Comunale di Pavone non è stata solo una seduta amministrativa: è stato un esempio lampante di come le domande scomode vengano soffocate da regolamenti e interruzioni. “D'ora in poi, Pavone Canavese sa cosa aspettarsi,” ha concluso amaramente Valentina Bessolo.

Un Consiglio che si è trasformato in un teatro dove la trasparenza e la democrazia sembrano perdersi tra le battute e i tentativi di silenziare le voci critiche.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori